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Ex guardia volontaria “convinta” a spedire la lettera del “carabiniere onesto” alla famiglia Desiglioli, nuovo giallo sul blogger di Cervo

2 febbraio 2017 | 19:13
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Ex guardia volontaria “convinta” a spedire la lettera del “carabiniere onesto” alla famiglia Desiglioli, nuovo giallo sul blogger di Cervo
Ex guardia volontaria “convinta” a spedire la lettera del “carabiniere onesto” alla famiglia Desiglioli, nuovo giallo sul blogger di Cervo
Ex guardia volontaria “convinta” a spedire la lettera del “carabiniere onesto” alla famiglia Desiglioli, nuovo giallo sul blogger di Cervo

La confessione choc di un dianese apre un nuovo filone con un clamoroso retroscena

Cervo. Qualche settimana fa la Procura della Repubblica di Imperia aveva archiviato il caso di Dario Desiglioli, il blogger di Cervo morto due anni fa. La sorella, colpita nell’animo e nel cuore per tutta la vicenda, aveva scritto una lettera per ricordare la figura del giovane. Ma in questo dramma era spuntata anche una lettera al “veleno” scritta da un fantomatico “carabiniere onesto” che era stata inviata, in forma anonima, alla famiglia del blogger nella quale viene fatto riferimento ai nemici del comandante dei carabinieri della stazione di Diano Marina. Va precisato che l’indagine sulla morte di Desiglioli è stata curata dagli uomini del nucleo investigativo dell’Arma di Imperia col supporto dei colleghi dianesi.

Pochi giorni fa arriva un nuovo colpo di scena in questa vicenda che, soprattutto tra i famigliari, alimenta ancora molti dubbi. Su Facebook è stata pubblicata la confessione choc di Domenico Filippone, ex guardia volontaria già indagata e poi finita sotto processo. Racconta qualcosa che rischia di diventare un terremoto nella quiete del golfo dianese.  “Sono stato usato come una pedina sacrificabile. Io non sono sacrificabile e certi lavori non li faccio”, scrive Filippone facendo riferimento al 16 febbraio 2017.

Per quel giorno in tribunale è previsto un processo dove Filippone dovrrà presentarsi in aula accusato di diffamazione nei confronti del comandante dei carabinieri Umberto Salvatico. E così scrive ancora: “Il 16 – 02 – 2017 mi diverto io per tutto il male che mi avete fatto. Le lettere anonime firmate da ” Un CARABINIERE onesto ” le fate spedire da altri e non dal sottoscritto. Di tutto il resto ne pagherete le dovute conseguenze giudiziarie perché io confido nella legge dello Stato italiano. F.M e D.B maledico il giorno in cui mi avete cercato”. filippone

Una confessione clamorosa seguita da un altro post pubblicato oggi. “Cara mamma, te che da lassù sei onnipotente su tutto e tutti ti chiedo umilmente di proteggermi ed aiutarmi in tutto e per tutto…. Mi hanno usato come una pedina. Una pedina sacrificabile. Io non sono sacrificabile e certi lavori non li faccio ! Chi può mi AIUTI. Grazie”.

E’ lecito porsi alcune domande: Filippone è stato usato da chi e perché? . Sul post pubblicato sul suo profilo social, inoltre, sono state scritte le iniziali di due persone. Chi sono? Qualcuno ha davvero voluto “usarlo” come arma contro i carabinieri convincendolo a inviare quella lettera facendo leva su un dramma che da due anni non dà pace alla famiglia del blogger di Cervo? Chissà se a questo punto la Procura della Repubblica non abbia intenzione di indagare fino in fondo su questa confessione pubblica dell’ex guardia volontaria. Nel frattempo lo stesso Filippone si sarebbe già rivolto ai carabinieri per fornire la sua versione dei fatti proprio su quella lettera. Una storia che, tra drammi e veleni, dunque non sarebbe arrivata all’epilogo, ma  anzi potrebbe aprirsi a nuovi interessanti scenari.