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La Cgil scende in campo per dire no alla privatizzazione dell’ospedale di Bordighera

17 febbraio 2017 | 11:39
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La Cgil scende in campo per dire no alla privatizzazione dell’ospedale di Bordighera
La Cgil scende in campo per dire no alla privatizzazione dell’ospedale di Bordighera
La Cgil scende in campo per dire no alla privatizzazione dell’ospedale di Bordighera

Tomatis: “Privatizzazione no, è una scelta troppo facile per andare a riorganizzare un servizio che ormai verso il cittadino dà pochissime risposte assistenziali”

Sanremo. Interessante incontro organizzato dalla Cgil questa mattina alla Federazione Operaia di Sanremo dove si è parlato di sanità. In particolar modo, l’attenzione del sindacato si è focalizzata sulla paventata privatizzazione dell’ospedale di Bordighera e di mettere al centro le esigenze del paziente e dei cittadini nell’ambito della salute pubblica.

Fulvio Fellegara segretario provinciale della Cgil ha evidenziato: “Pensiamo di affrontare questo tema a tutto tondo perchè è un tema importante per le politiche sociali di questo territorio, in particolar modo da quando la giunta regionale ha deliberato un impegno a verificare la possibilità di privatizzare l’ospedale di Bordighera. La notizia ci preoccupa in particolare per la qualità del servizio e per il lavoro che potrebbe trasformarsi e ci chiediamo come possa essere garantito il pronto soccorso se non c’è un ospedale che funziona…”

Dello stesso avviso Tiziano Tomatis  segretario generale Cgil-Fp Imperia: “Privatizzazione no, è una scelta troppo facile per andare a riorganizzare un servizio che ormai verso il cittadino dà pochissime risposte assistenziali. Sicuramente ci volevano delle risorse supplementari ma per la regione la scelta più semplice è stata quella di delegare ad un privato che pensa solo al guadagno.”

Infine Fulvia Veirana della Cgil-Fp regionale: “Con la sanità in Liguria non siamo ad un buon punto, l’assessorato fino ad ora ha attivato delle azioni che riguardano la riorganizzazione interna, ha costruito Alisa, ha fatto delle sovrastrutture che hanno aggiunto costi alla sanità. Per rientrare di quei costi c’è l’idea di dare la gestione ai privati. Quindi va capito quali sono i servizi che devono essere erogati alla cittadinanza e affidando la progettazione ai privati è un rischio, perchè devono produrre lucro al contrario del pubblico.”

(hanno collaborato le stagiste del liceo “Amoretti” di Sanremo Elisabetta Mazzocchetti e Eleonora Reggiani)