Intensa la terza serata del Festival dedicata alle Cover: in auge Ermal Meta

Sul podio anche Marco Masini e Paola Turci
Sanremo. La serata delle cover ha regalato un momento di grande musica. Al terzo posto Marco Masini con “Signor Tenente”, al secondo Paola Turci con “Un’emozione da poco” e al primo posto si è classificato Ermal Meta con “Amara Terra mia” premiato per l’occasione dal vice sindaco Faraldi.
Al via con l’intensa interpretazione di Chiara che ha cantato “Diamante”, poi Ermal Meta con “Amara terra mia” che ha letteralmente mandato in visibilio la sala stampa Roof. E’ stata la volta di Lodovica Comello che ha portato Mina sul palco dell’Ariston con “Le mille bolle blu”, Al Bano con “Pregherò”.
Come intermezzo un’ospite d’eccezione l’ostetrica dei record Maria Pollacci che ha fatto nascere 7642 bambini dal 1945 ad oggi. Torna la musica con Fiorella Mannoia che ha cantato “Sempre e per sempre” di Francesco De Gregori, in una maniera intensa e profonda, applauditissima dai giornalisti della sala stampa Roof.
Ma prima dell’esibizione di Fiorella Mannoia, spazio alla musica sociale con la “Orquesta reciclados de Cateura” che con strumenti ricavati dalla spazzatura hanno intonato in maniera impeccabile “Libertango” di Astor Piazzolla.
A portare Edoardo Bennato con “Un giorno credi” ci ha pensato Alessio Bernabei, un’interpretazione profonda e romantica. Paola Turci ci riporta al Festival del 1978 con il pezzone di Anna Oxa “Un’emozione da poco”, rock allo stato puro, ricevendo il fragoroso applauso dei giornalisti del Roof. Gigi D’Alessio ha cantato “L’Immensità” di Don Backy, Francesco Gabbani con “Susanna” di Adriano Celentano che ha fatto letteralmente ballare tutto il pubblico dell’Ariston.
Il vincitore di Sanremo 2005 Marco Masini canta un pezzo molto importante, del 1994, portato all’Ariston dal compianto Giorgio Faletti con la mitica “Signor Tenente”. La dolcissima “Se tu non torni” di Miguel Bose l’ha reinterpretata Michele Zarrillo. Delicata l’esibizione di Elodie che ha cantato “Quando finisce un amore” di Riccardo Cocciante
Spazio alla nipote d’arte Annabelle Belmondo e alla figlia di Alain Delon Anouchka. Due belle ragazze che portano i cognomi di due grandi attori del cinema francese con forti legami con l’Italia. Le due fanciulle hanno intonato le loro canzoni di Sanremo, come “Nel Blu dipinto di blu” di Domenico Modugno e l’evergreen “L’italiano” di Toto Cutugno.
Il frontman dei Subsonica Samuel, in versione solista, ha cantato “Ho difeso il mio amore” dei Nomadi, bella come una carezza sul viso. Solo il grande, in tutti i sensi, Sergio Sylvestre poteva cantare un grande classico degli anni ’60 “La pelle nera”, con ritmi funky. Ancora De Gregori cantato da Fabrizio Moro: l’immortale canzone del 1982 “La leva calcistica della classe ’68”.
Ha chiuso la serata cover Michele Bravi con un brano di Franco Battiato “La stagione dell’amore”, un’esibizione lontana dalle sonorità che ci ha abituato il maestro catanese.