Imperia, “Nika non ricorda nulla dell’omicidio”: continua il silenzio del presunto assassino di Alfio Fallica

27 febbraio 2017 | 12:49
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Imperia, “Nika non ricorda nulla dell’omicidio”: continua il silenzio del presunto assassino di Alfio Fallica

Probabile perizia psichiatrica. Nell’attesa, il cuoco resta in carcere

Imperia. Non ricorda nulla di quanto successo a Monaco venerdì sera, Ricard Nika, il 30enne di origine albanese ma residente da anni a Bordighera che, intorno alle 17 dello scorso 24 febbraio, avrebbe ucciso, pugnalandolo, il collega Alfio Fallica.

Il giovane, incensurato, dopo una lite con il cuoco siciliano del ristorante monegasco “Pulcinella”, lo avrebbe accoltellato e lasciato morire nelle cantine del ristorante di rue du Portier. Dopo l’omicidio il ritorno a Bordighera, in scooter. Con sé Ricard Nika aveva un coltello dalla lama di 30 centimetri. Ancora non si sa se sia proprio questa l’arma del delitto o se invece, come sembra, Nika abbia preso il coltello con sé con l’intento di suicidarsi: sul petto, infatti, il 30enne albanese ha una ferita, forse autoinferta.

E’ stato il cuoco, che da tre mesi aveva trovato impiego presso il noto ristorante italiano “Pulcinella”, ad avvicinare una pattuglia dei carabinieri di Bordighera. Il presunto assassino si è consegnato ai militari, ai quali ha dichiarato, ancora sconvolto, di aver “fatto una cazzata a Monaco”: “Ho litigato con un collega”, ha riferito con il coltello in mano, “Ora non so se sia vivo o morto”.

Da quel momento il silenzio. Non parla, Ricard Nika, dice di non ricordare nulla e quando il gip Massimiliano Botti e il pm Stefania Brusa gli ricordano quanto accaduto, lui si mette le mani nei capelli e si dispera.

Il suo avvocato, Massimo Corradi, probabilmente chiederà che venga sottoposto a perizia psichiatrica. Nel frattempo Ricard Nika resta in carcere con l’accusa di omicidio.