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Il governo dimezza la polizia postale, a rischio anche il comando di Imperia

6 febbraio 2017 | 15:16
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Il governo dimezza la polizia postale, a rischio anche il comando di Imperia

Il grido d’allarme del Sap, il sindacato autonomo della polizia: “Importante garantire la sicurezza tra la gente”

Imperia. Si stringe la cinghia per risparmiare, ma si dimenticano i risultati di operazioni e inchieste complesse che la polizia postale di Imperia ha concluso negli ultimi dieci anni contro hacker, criminali, pedofili e truffatori on line. Tutto buttato gambe all’aria. Carta straccia, insomma.

I risultati raggiunti e il livello investigativo, a quanto pare, non vanno considerati. “Al governo interessa rispettare passo passo la strada al buio della spending review. Obiettivo: razionalizzare i costi a discapito della sicurezza che i cittadini chiedono anche in situazioni complesse come la criminalità che, purtroppo, dilaga anche sul web”, dice Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap.

E anche il comando provinciale di Imperia, diretto dall’ispettore Ivan Bracco, è fortemente a rischio. E’ finito in un elenco che Il Tempo ha pubblicato oggi in edicola insieme ad altre realtà importanti ad esclusione delle città capoluogo di provincia sede di Procura distrettuale Antimafia come Brescia, l’Aquila, Caltanissetta, Lecce, Messina e Salerno. Nel “taglio” di oltre 70 uffici c’è anche quello di via Spontone, sede dello smistamento delle poste di Imperia.

Proprio il Sindacato autonomo di polizia è quello che sta cercando di salvare il salvabile. “Non è questione di salvare il personale, ma di tutelare una specialità utilissima anche per la collettività – dice Stefano Cavalleri, segretario provinciale del Sap di Imperia – Ci sono indagini complesse per le quali vengono delegati gli agenti della postale come ad esempio la pedopornografia, il bullismo. Gli agenti che presidiano il territorio sono come tante sentinelle. Non sono dietro una scrivania ma acquisiscono dati e dettagli stando tra la gente e in questo caso tra i giovani. Tagliando e accorpando uffici si ottiene l’effetto opposto e a rimetterci è l’intero sistema della sicurezza”.