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Disturbo da desiderio ipoattivo: personal distress

23 febbraio 2017 | 09:45
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Disturbo da desiderio ipoattivo: personal distress

E’ una patologia molto diffusa e legata allo stress della società odierna

La caratteristica essenziale di questa patologia molto diffusa e legata allo stress della società odierna e’ la scarsità o l’assenza di desiderio sessuale e di fantasie sessuali. I soggetti non provano più attrazione per il proprio partner e cercano di evitare quanto possibile l’atto sessuale. Sono scarsamente motivati al rapporto sessuale e altamente frustati all’idea di averne uno. Rifuggono l’attività sessuale inventando le scuse più disparate, simulando mal di testa e indisposizioni varie o mettendo in atto comportamenti di copertura e fuga che li sottraggono all’attività sessuale. La scarsità del desidero sessuale può essere la disfunzione primaria oppure la conseguenza del disagio emotivo indotto dai disturbi dell’eccitazione o dell’orgasmo.

Il Consensus Development Conference on Female Sexual Dysfunctions riporta come criterio fondamentale per la diagnosi del disturbo, quello del personal distress, cioè il sentimento soggettivo di malessere, sofferenza ovvero disagio. (Bason et al. 2000)

La perdità del desiderio può essere globale, mancando l’interesse erotico in tutte le situazioni, e può mascherare sottostanti alterazioni psicopatologiche come l’ansia, la depressione, l’anoressia mentale ecc.. o altri disturbi sessuali come parafilie. Il disturbo può essere indotto anche da patologie mediche e dall’assunzione di farmaci.

L’inibizione del desiderio è fonte di grande sofferenza per la coppia e può essere motivo di grave patologia relazionale, questo disturbo è più frequente nell’uomo ma può essere presente anche nella donna.

Il disturbo del desiderio ipoattivo maschile

Il DSMV definisce questo disturbo come la deficienza o assenza di fantasie sessuali e desiderio per l’attività sessuale. Inoltre, per fare diagnosi, il sintomo dev’essere percepito dal paziente come fonte di sofferenza, stress o problemi relazionali. Infatti, una riduzione della libido non sempre è vissuta e riferita come problematica. I fattori che più frequentemente si associano e possono causare DDSIM sono di tipo individuale, relazionale, intrapsichico e organico. Convinzioni religiose, disturbi dell’identità di genere, fobie sessuali, timore di perdere il controllo, sindrome del vedovopaura della gravidanza,invecchiamento, stress e affaticamento sono tutti fattori individuali capaci di influenzare il decorso della patologia, esacerbare i sintomi della condizione patologica di tale disturbo.

I fattori relazionali dovuti alla presenza di disturbi sessuali o scarse abilità sessuali del partner, soluzioni passivo – aggressive degli squilibri di potere, possono agire riducendo la convinzione di efficacia sessuale e di autostima del maschio, favorendo la comparsa del disturbo. Tra i fattori intrapsichici, la presenza di frequenti litigi all’interno della coppia e tensioni famigliari, associati a sentimenti di ostilità, di risentimento o rabbia possono contribuire alla riduzione della libido nel maschio. Altra fonte è rintracciabile in problemi legati all’attività lavorativa con impegni pressanti o scarsa gratificazione con relative astenia psichica o frustrazione.

Il disordine del desiderio ipoattivo femminile

E’ caratterizzato da un preesistente o ricorrente deficit di fantasie, pensieri, desideri, a sfondo erotico sessuale, con incapacità di rispondere a stimoli sessuali adeguati, che diventa causa di stress o disagio personale, personal distress (Basson et al., 2000).

All’interno di una relazione di coppia stabile, nella donna la motivazione al rapporto sessuale spesso e’ di natura piu’ affettiva che fisica. Conseguentemente se la donna sente venire meno la vicinanza emotiva, l’impegno, l’amore, l’affetto, l’intimità e l’accettazione, tenderà fattivamente a essere piu’ refrattaria a qualunque attività sessuale. L’esposizione prolungata a situazioni di stress, depressione, fobie possono alterare la risposta del desiderio determinandone la manifestazione del sintomo.

L’importante nell’insorgenza del HSDD sono i fattori individuali, connessi a stili educativi negativi, condizionamenti culturali, religiosi e relazionali come la presenza di disfunzioni sessuali del partner, l’inadeguata stimolazione e insufficiente contesto emozionale e sessuale. Alterazioni del desiderio possono dipendere da squilibri ormonali quali carenza di estrogeni, tale fenomeno puoò verificarsi soprattutto durante il purperio o la menopausa o puo’ dipendere da alterazioni metaboliche dovute a disturbi alimentari come anoressia.

Il trattamento si basa su una psicoterapia con approccio integrato che prenda in esame le diverse interazioni biologiche, psicologiche, psicologiche e sociali che concorrono all’instaurarsi della disfunzione, avvalendosi di tecniche di rilassamento, ipnosi e tecniche mansionali.

Dottoressa Daniela Lazzarotti

www.danielalazzarotti.com

www.facebook.com/dottoressalazzarotti