Da “X Factor” a #sanremo2017, Michele Bravi: “E’ un viaggio bello intenso”

9 febbraio 2017 | 16:34
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Da “X Factor” a #sanremo2017, Michele Bravi: “E’ un viaggio bello intenso”
Da “X Factor” a #sanremo2017, Michele Bravi: “E’ un viaggio bello intenso”
Da “X Factor” a #sanremo2017, Michele Bravi: “E’ un viaggio bello intenso”
Da “X Factor” a #sanremo2017, Michele Bravi: “E’ un viaggio bello intenso”
Da “X Factor” a #sanremo2017, Michele Bravi: “E’ un viaggio bello intenso”

Il singolo è il più preordinato su Itunes e il nuovo album è già in vetta tra i dischi preordinati in digitale

Sanremo.“E’ un viaggio bello intenso” – afferma Michele Bravi, il giovanissimo cantante italiano noto al pubblico per aver vinto la settima edizione di “X Factor“, alla sua prima conferenza stampa – “Ho la voglia di condividere e portare ciò che succede dietro al palco, nel camerino ieri dopo l’esibizione sono esploso in un pianto. Un enorme grazie a tutta la squadra che mi ha sostenuto e ha creduto in me, proteggendomi proprio come fanno gli angeli custodi”.

La passione per la musica c’è l’ha sin da piccolo, infatti inizia a cantare nel coro dei bambini della sua città natale, Città di Castello. Da lì ha cominciato a studiare chitarra e pianoforte e dopo essersi diplomato al liceo classico decide di iscriversi ai provini di X Factor riuscendo ad entrare ufficialmente nel cast come membro della categoria Under Uomini (18-24) capitanata da Morgan. Durante il programma viene notato da Tiziano Ferro che gli scrive, insieme a Zibba, “La vita e la felicità”, l’inedito che lo porterà poi alla vittoria del programma televisivo. Il singolo ottiene un grande successo raggiungendo la prima posizione nella classifica FIMI e ottenendo il certificato disco d’oro per le oltre 15.000 copie vendute.

Il giovane perciò dal talent show è giunto al palcoscenico dell’Ariston per esibirsi con “Il Diario degli errori”. “Il talent è un progetto televisivo che ha come scopo la presentazione di ragazzi che potrebbero avere uno sbocco musicale. Sai a cosa vai incontro quanto ti presenti e io l’ho vissuta bene. E’ stata un’esperienza liberatoria avevo 18 anni allora e mi ricordo che scrivevo ogni giorno una canzone. Ogni cosa ha i suoi rischi. Per me era difficile poter vivere questa passione come una professione visto che arrivo da un piccolo paese dell’Abruzzo. Ho fatto un percorso sbagliato perché sono partito dalla televisione e sono finito nel web e ora grazie a Carlo sono tornato alla tv. Oggi non riuscirei a ripercorrere un percorso simile. E’ sicuramente un trampolino di lancio” – racconta il cantante.

“Essere presentato da Francesco Totti, Maria De Filippi e  Carlo Conti è stato fantastico. Mi sono davvero molto divertito. Dietro a quei tre minuti ci sono stati quattro anni della mia vita. Ho rifiutato il palco dell’Ariston perché io rispetto quel palco così importante, ci ho messo quattro anni per venire ed avere qualcosa da raccontare, però ho trovato una mia storia e la spavalderia per raccontare quel modo solo mio” – dice il giovane ricordando l’esordio di ieri sera a Sanremo. Aveva rifiutato precedentemente la possibilità di esibirsi quattro anni prima: “Non rimpiango ed non è un errore aver rifiutato la prima volta di venire a Sanremo. Per me questo è un palco molto importante. Ho fatto bene ad aspettare”.

Il brano è scritto da Cheope, Federica Abbate e Giuseppe Anstasi. “Ho avuto la fortuna di incontrare questi tre autori davvero importanti. Prima li ho conosciuti come persone e poi come autori, mi piaceva il loro modo di scrivere e così ci siamo trovati” – spiega Michele – “Nel brano raccontiamo tutte le scelte sbagliate, cominciamo ad aprire gli armadi di casa. Io avevo bisogno di indicare che tutte quelle scelte sbagliate mi hanno portato verso la strada giusta. “Il diario degli errori” è il diario della vita, ora è già fitto e tra dieci anni sarà ancora più fitto. Io volevo raccontare queste scelte sbagliate che ogni giorno ci portano ad essere quello che siamo”.

Ha cantato anche un brano portante della colonna sonora del film di Carlo Verdone, Sotto una buona stella scritta da Federico Zampaglione. Ha vissuto diverse esperienze che lo hanno portato a Sanremo: “Ho sbagliato tante cose ma non riesco a fare dei ‘mia culpa’. Ho vissuto con estrema ingenuità e purezza sono fortunato perché ho trovato qualcuno che mi protegge bene, ma in quel momento evidentemente non lo avevo. Alla fine mi sento di essere orgoglioso del mio percorso con tutti i limiti possibili, spero nel mio piccolo di poter descrivere un percorso che appartiene solo a me”.

Il 24 febbraio, dopo il Festival, uscirà il suo album di inediti “Anime di Carta”. Ancora prima dell’esibizione il singolo e l’album sono arrivati in vetta alla classifica dei pre-orders su Itunes. Dopo partirà per un lungo Instore tour durante il quale Michele incontrerà i fan di tutta Italia. Partirà da Napoli il 24 febbraio, poi raggiungerà Marcianise, Latina e Roma (25 febbraio), Milano (26 febbraio), Padova e Margherita (27 febbraio), Firenze e Lucca (28 febbraio), Genova e Torino (1 marzo), Cagliari (2 marzo), Palermo (5 marzo). Presenterà dal vivo “Anime di Carta” il 20 maggio al Fabrique di Milano e il 21 maggio al Viper Theatre di Firenze, anteprime dell’Anime di Carta Tour. “Nel tour non c’è Perugia perché per le prime anteprime ci tengo ad organizzarmi. Ho bisogno di viaggiare ancora nei pullman” – confessa Michele. Questa sera si esibirà in una cover impegnativa: “Ho scelto Battiato perché se affogo, affogo bene. Il gioco della musica elettronica è trovare un’anima nel suono e costruirlo. Nel gioco dell’amore io mi salvo con il testo della canzone, canto la mia stagione dell’amore. Mi serviva qualcuno che aveva già capito bene la modernità”.

Il ragazzo come ogni suoi coetaneo ama i social: “Vivo solo nei miei canali. Uso i canali per raccontare il mio lavoro. E’ un modo per condividere un percorso. Il numero uno è una persona che condivide il suo percorso e la vita. I follower non mi favoriscono totalmente perché se canto di merda spariscono. Ho il vantaggio di avere una famiglia dietro che mi dà sostegno. Io non posso essere un divo, non mi appartiene, non c’è la faccio ad essere quel tipo di persona. Mi sento di rappresentare i nuovi social e i nuovi media, per raccontare quella che può essere la realtà del web, spero di aver portato in alto questa nuova generazione sul palco di Sanremo. Spero di essere stato un degno portavoce”.

“Mi piace molto ridere di me stesso. Maria è sempre oggetto d’intrattenimento carino. Mi piace scherzare un po’ sulla provocazione e poi con Alice Venturi la compagna di una vita mi sono divertito molto. Sarebbe molto bello vincere di nuovo lo scalino di Maria. Io non ho la tv da quattro anni a casa e potermi divertirmi alla velocità di un pollice e molto bello” – dice il youtuber Bravi. Questa mattina l’hastag della sua canzone è entrata tra i primi tre su Instangram e l’album è già in vetta tra i dischi preordinati in digitale dopo Fiorella Mannoia e Tiziano Ferro.