Cleo, la maialina di Sanremo che beve il tè delle cinque e la camomilla prima della nanna

18 febbraio 2017 | 08:11
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Cleo, la maialina di Sanremo che beve il tè delle cinque e la camomilla prima della nanna
Cleo, la maialina di Sanremo che beve il tè delle cinque e la camomilla prima della nanna
Cleo, la maialina di Sanremo che beve il tè delle cinque e la camomilla prima della nanna
Cleo, la maialina di Sanremo che beve il tè delle cinque e la camomilla prima della nanna
Cleo, la maialina di Sanremo che beve il tè delle cinque e la camomilla prima della nanna

Mamma Anita l’ha adottata cinque anni fa ed è cresciuta con una combriccola di cani, gatti e una nonna premurosissima

Sanremo. Gambette corte, coda arricciolata e cento chilogrammi di tutta dolcezza. È Cleopatra, per gli amici “Cleo”, la maialina che da cinque anni ha preso “residenza” sulle alture sanremesi, nella casa di mamma Anita. Cresciuta insieme a una combriccola di cani carlini, gatti e una nonna premurosa che la coccola con zuppe, cracker e biscottini, “Cleo” è diventata un vero e proprio membro della famiglia, come la sua mamma ci racconta.

“Fin da ragazzina ho sempre avuto il sogno di avere un maialino – racconta Anita Amalberti –. A diciotto anni sono andata a studiare inglese negli Stati Uniti e passeggiando per le strade incontravo spesso signore con un maialino al guinzaglio. Diversamente che in Italia, in America avere un maialino come animale domestico era, ed è tutt’oggi, una tendenza molto diffusa. Vent’anni dopo la scoperta di quei pelosetti rosa, ho adottato Cleopatra. All’inizio non è stato semplice: Cleo era molto intimorita, mi sono dovuta avvicinare piano piano e dolcemente. Ho impiegato sei giorni a tranquillizzarla. Era nata in una fattoria e seppur io vivessi in una casa di campagna con un grande giardino, in un primo momento si sentiva spaesata. Poi, grazie a una gran dose di coccole e la compagnia dei mie carlini e dei miei gatti, ha preso confidenza”.

“Anzi – prosegue Anita –, di fatto Cleo è cresciuta pensando di essere un cane. Dormiva nella cuccia e mi seguiva ovunque. Crescendo ha però cominciato a sviluppare delle gelosie per il carlino maschio: litigavano e gli faceva i dispetti. Ho così pensato fosse meglio separarli, anche perché Cleo, maialino thailandese mescolato con un cinghiale (tanto è vero che non è rosa, ma ha un pelo ispido di colore nero), aumentava di peso giornalmente. Era molto più grossa del carlino. Le ho così costruito una casetta nel giardino di mia mamma, confinante al mio, rendendola il più confortevole possibile. Inizialmente ha patito il distacco, si sentiva esclusa ma con il trascorrere dei giorni ha imparato a godersi le attenzioni della nonna e il sole della campagna”.

Cleo infatti ama stendersi al sole come una lucertola mentre la nonna le prepara il pranzo: una salutare zuppa di patate, zucchine, bietole e riso che le viene servita anche la sera. Nel pomeriggio invece, la nonna, di origine inglese, la vizia con il tè e un biscottino, lasciando poi il posto, dopo cena, a una calda camomilla con lo zucchero che l’aiuta a digerire. Talvolta, per premiarla, le lancia anche qualche cracker. Perchè “contrariamente a quanto si pensa – aggiunge Anita – Cleo è molto pulita. Fa i suoi bisogni fuori casa, sempre nello stesso punto, e non ha mai osato accoccolarsi su letti e divani. Ha tuttavia un caratterino! Come una donna è molto gelosa delle sue cose e difende il suo territorio allo stesso modo di un cane da guardia. Con una particolarità però: grugnisce solo agli ospiti o ai passanti di sesso maschile. Si vede che ha capito tutto dalla vita!”.