Cerchiamo nuove famiglie per l’accoglienza estiva dei bimbi di Chernobyl

1 febbraio 2017 | 10:29
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Cerchiamo nuove famiglie per l’accoglienza estiva dei bimbi di Chernobyl

Appello di Smile Onlus per la Bielorussia. A Sanremo già 5 famiglie

Provincia di Imperia. Ospitare  un bambino bielorusso significa condividere un’indimenticabile esperienza umana e di solidarietà, che permette al minore di uscire dall’ombra di Chernobyl alla ricerca di un sorriso. E’ questa la leva con la quale, anche in provincia di Imperia, l’associazione Smile onlus per la Bielorussia apre le iscrizioni per l’accoglienza estiva dei bimbi che ancora si trovano in difficoltà dopo l’incidente nucleare avvenuto nell’anno 1986.

Bambini che, supportati da psicologi e traduttori, ogni anno trascorrono un po’ di tempo nel nostro paese che, anche per poco, li allontana da un luogo fortemente contaminato, da una povertà sociale che rende spesso carente anche la normale alimentazione giornaliera, ma che implica anche e sopratutto l’ambito affettivo e sociale.

Nata nel ’94 a Cavalermaggiore (CN), co i suoi oltre 1800 iscritti, Smile onlus è infatti riconosciuta a livello nazionale e oggi conta molti gruppi spalmati sul territorio tanto da coprire gran parte del nord ovest. Ogni anno, più di 150 bambini vengono ospitati presso famiglie residenti nelle province di Biella, Vercelli, Alessandria, Asti, Cuneo, Torino, Imperia, Milano e Pavia, sia durante il periodo estivo che durante le Festività Natalizie. Solitamente, per il primo anno, si consiglia l’arrivo dei bambini a luglio in quanto il gruppo è più numeroso e permette interessanti interscambi. Un po’ diverso il discorso su Sanremo in cui le cinque famiglie già accoglienti da qualche anno preferiscono il mese di agosto per un fatto di ferie. “Un’esperienza che, ovviamente, non implica obbligatorietà o vincoli ma che, se accettata, permette ogni anni di accogliere lo stesso bambino dall’età di 7 anni fino ai 17, dando così spessore al rapporto umano che si istaura in nome dell’amore.” spiega a Riviera24 la presidente Alessandra Giraudo.

Accoglienza ma non solo. Periodicamente, infatti, vengono organizzate spedizioni di aiuti umanitari: medicinali, attrezzature mediche ed ospedaliere, cancelleria e materie prime alimentari, destinati e consegnati direttamente alle comunità locali dei villaggi gemellati di Babici, Rovenskaia Sloboda e Odziatici. Questi villaggi rurali sono situati in una zona fortemente contaminata (più di 3 curie per Kmq) nella provincia di Gomel, vicino a  Rechitza, a poche decine di chilometri dalla centrale nucleare.

Proprio nell’ottica di far conoscere il progetto e fare opera di sensibilizzazione all’accoglienza, in questo periodo l’associazione sta realizzando incontri in Piemonte ed entro fine marzo anche a Sanremo perché l’importante è che non cali mai l’attenzione su questo fenomeno che risale a 30 anni fa ma che si porta dietro problemi legati alla radioattività destinati a permanere per centinaia di anni.

Per info: 0172 381368 – 339 2435752