Camporosso, “Bulli non si nasce”: oltre cento persone al convegno organizzato da amministrazione e Zonta4You

4 febbraio 2017 | 12:53
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Camporosso, “Bulli non si nasce”: oltre cento persone al convegno organizzato da amministrazione e Zonta4You
Camporosso, “Bulli non si nasce”: oltre cento persone al convegno organizzato da amministrazione e Zonta4You
Camporosso, “Bulli non si nasce”: oltre cento persone al convegno organizzato da amministrazione e Zonta4You
Camporosso, “Bulli non si nasce”: oltre cento persone al convegno organizzato da amministrazione e Zonta4You
Camporosso, “Bulli non si nasce”: oltre cento persone al convegno organizzato da amministrazione e Zonta4You

“Bulloe e “bullato”: semplicemente l’espressione di una sofferenza

Camporosso. Si è svolto giovedi sera, al Palabigauda, il convegno “Bulli non si nasce”, organizzato dall’amministrazione comunale di Camporosso e tenuto dalle volontarie dello sportello antiviolenza e di ascolto NOI4YOU.

Una partecipazione strepitosa con oltre 100 persone che hanno interagito con le professioniste e mostrato forte interesse. Una danza armoniosa con alcune delle volontarie che hanno accompagnato gli interventi con forti letture interpretate dalle stesse con cura e calore.

Ha iniziato l’argomento la dr.ssa Patrizia Sciolla (psicologa-psicoterapeuta) che ha messo in luce come, sia il “bullo” che il “bullato”, siano semplicemente l’espressione di una sofferenza, di un disagio non espresso, che manifestano per difendersi in modo opposto!
E’ stata poi la volta della dr.ssa Serena Cannatà (Scienze Tecniche in psicologia). Con ci si è addentrati nel fenomeno del cyber bullismo, osservando come per i giovani che crescono immersi nelle nuove tecnologie, la distinzione tra vita “online” e vita “offline” sia spesso ridotta ai minimi termini.
“Tutto ciò che “vivono” online o attraverso i media tecnologici, oltre ad avere spesso conseguenze nella loro vita reale, può influenzarli anche nel modo di comportarsi”.

E’ seguito poi l’intervento della dr.ssa Guendalina Donà (Psicologa) che ha parlato del fenomeno del bullismo, concentrandosi principalmente sul disagio profondo e talvolta trascurato che viene vissuto dai cosiddetti bulli.
“Troppo spesso il tentativo di “curarli” va nella direzione del cambiamento delle loro azioni anziché cercare di comprendere, accogliere e aiutarli in maniera più adeguata a capire il perché della loro rabbia e dei loro comportamenti disadattivi”.

Ha concluso il convegno l’avv. Rita Longo che ha illustrato le difese della vittima di bullismo,  apprestate dalla normativa vigente, nonchè le sanzioni applicabili al bullo, con,in chiusura, un breve accenno alla proposta di legge – in attesa di esame da parte del Senato – per una definizione e regolamentazione specifica del bullismo e del cyberbullismo.

Il convegno si è quindi concluso con la promessa di approfondire ulteriormente, in un prossimo futuro, l’argomento.