Bordighera, sindaco Pallanca: “Ecco perché ho votato contrario al documento sull’accoglienza migranti”

27 febbraio 2017 | 18:22
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Bordighera, sindaco Pallanca: “Ecco perché ho votato contrario al documento sull’accoglienza migranti”

“La situazione non è più emergenziale ma strutturale: ci vuole intervento alla fonte”

Genova. “La riunione dell’ANCI oggi ha preso un taglio politico che non doveva avere”, lo ha dichiarato il sindaco di Bordighera Giacomo Pallanca al rientro dal capoluogo ligure dove, seduto al tavolo di confronto con altri sindaci della provincia di Imperia, ha espresso il suo voto contrario al documento relativo all’accoglienza dei migranti.

“Ho votato contrario perché non ci sono state date certezze e alle domande che abbiamo posto non sono arrivate risposte veritiere”, ha spiegato Pallanca, “Le quote della ridistribuzione nei singoli comuni sono state fatte ipotizzando 200mila arrivi annui a livello nazionale. In questo caso ad ogni comune spetterebbe il 4,73 per mille. Ma nel caso in cui gli arrivi superassero questa cifra presunta, tutto quello che viene votato se ne va in cavalleria. Allora su questo principio non sono favorevole: è inutile che ci incontriamo e stabiliamo quote quando siamo nella piena incertezza dei numeri, visto che se ne arrivano di più, tutto salta”.

L’impegno, il lavoro e il confronto tra i sindaci del comprensorio intemelio non manca, secondo il primo cittadino di Bordighera, ma non è questo il punto: “Di fronte ad una situazione che non è più emergenziale ma è strutturale”, ha aggiunto Pallanca, “I comuni possono impegnarsi e cercare di trovare le soluzioni minime, ma in realtà essendo una situazione strutturale le soluzioni vanno trovate alla fonte: non si può pensare che da 200mila, i migranti che sbarcano in Italia diventino 300mila. Lo Stato deve avere la capacità di porre un limite alle quote in arrivo”.

Oltre alle quote, nel corso della riunione si è parlato anche dei progetti SPRAR (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) che, se scelti dai comuni, eviterebbero agli enti di subire gli ordini dei prefetti attraverso i CAS (Centri Assistenza Straordinaria).

“Ricordo che il comune di Bordighera ha già aderito ad un progetto SPRAR: quello condiviso dal comprensorio intemelio”, ha concluso Pallanca, “Come comprensorio ci siamo mossi prima di ANCI, perché il problema c’è e abbiamo cercato di lavorare tutti insieme per trovare un accordo e una soluzione. Ma non è giusto che a livello nazionale non vengano tenuti in considerazione i numeri di Ventimiglia nella redistribuzione dei migranti in provincia”.