Auto con targa francese parcheggiata in divieto e non sanzionata a Sanremo, la lettera di un lettore

25 febbraio 2017 | 16:15
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Auto con targa francese parcheggiata in divieto e non sanzionata a Sanremo, la lettera di un lettore

“Non sarebbe il caso che questi sapessero che quando vengono da noi le regole le devono rispettare come tutti quanti”

Sanremo. Un lettore, Cesare Depaulis, ci ha scritto una lettera di lamentela riguardo un episodio verificatosi oggi: “Non potendo permettermi un parcheggio privato, parcheggio regolarmente in strada, nei parcheggi di corso Marconi nella traversa che scende verso il mare alla Foce di Sanremo. Sabato 25 febbraio alle ore 12:30 circa al momento di tirar fuori l’auto, vedo una Giulietta con targa francese parcheggiata proprio sull’uscita del vicoletto, un passo carraio con tanto di semaforo, che la blocca impedendo a chiunque di uscire o entrare. Chiamo il 112 segnalando l’impedimento. Dicono che estendono la segnalazione ai colleghi (vigili urbani). Passano 20 minuti. Niente. Richiamo, stessa segnalazione, stessa promessa di intervento. Niente. Alla fine, dopo circa un’ora e mezza di parcheggio abusivo e relativi disagi per gli automobilisti che si servono dello stesso parcheggio, torna bel bello il francese che con arrogante sfoggio di gallica insouciance, finalmente se ne va, violando pure il semaforo rosso, con tanto di corollario di improperi miei e dell’altro automobilista.

Domanda? Ma le forze dell’ordine si fanno vedere in giro per Sanremo solo nella settimana scarsa del Festival, per figurare e per sventare ipotetici attentati del terrorismo islamista amante della musica classica e stufo delle canzonette in TV, oppure cerca di offrire ai cittadini un servizio adeguato anche durante gli altri trecentosessanta giorni?

E dato che siamo un centro urbano frequentato in buona parte da forestieri, non sarebbe il caso che questi sapessero che quando vengono da noi le regole le devono rispettare come tutti quanti, a fronte di sanzioni certe? Se volessero usarmi la cortesia di venirmelo a riferire, mi trovano al semaforo della Foce in Corso Marconi. Sono ancora qui che aspetto”.