Argentina, Manis: “Siamo carichi ma è sempre bene non sottovalutare il Finale ligure”

1 febbraio 2017 | 13:51
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Argentina, Manis: “Siamo carichi ma è sempre bene non sottovalutare il Finale ligure”

In vista della partita Manis carica i suoi per un tris di vittorie, valido per rimanere agganciato ai play-off

Arma di Taggia. Prosegue la striscia positiva dei ragazzi di Calabria. Il gol di Nicholas Costantini gela i savonesi e avvicina i ragazzi rossoneri alla zona play-off. Protagonista della domenica oltre a Costantini, e della striscia positiva, è anche il numero uno Marco Manis. L’estremo difensore infatti, oltre ad essere partecipe dell’azione del gol con la lunga rimessa, mantiene il vantaggio taggese anche nell’occasione bianconera arrivata allo scadere del tempo regolamentare su un colpo di testa avversario. In vista del Finale ligure Manis carica i suoi per un tris di vittorie, valido per rimanere agganciato ai play-off.

Manis dopo l’Unione Sanremo un’altra squadra si è dovuta piegare di fronte all’Argentina firmata Calabria. Con che spirito andrete a Finale?

“La vittoria contro il Savona è una grande gioia oltre che una grande soddisfazione. Il Savona da sempre è una piazza importante, alla ricerca di ambiziosi obiettivi e metterla al tappeto significa per noi molto. Stiamo attraversando un grande periodo di forma, cerchiamo di mantenere costanti le prestazioni. Con la scorsa vittoria abbiamo agganciato il Finale ligure a trenta punti. Siamo carichi e avremo l’opportunità di sorpassarlo ma è sempre bene non sottovalutare chi abbiamo di fronte, ne è un esempio il Ponsacco e la sua meritata vittoria contro un’Unione Sanremo ultimamente sottotono.”

Che differenza c’è tra l’ex gestione Ascoli e l’attuale mister Calabria?

“Sostanzialmente poche. Fisicamente con Ascoli eravamo all’altezza di qualunque partita. Ha sempre lavorato sodo anche quando è stato colpito da lutto del padre, senza mai perdere lucidità. Purtroppo però a un certo punto  la squadra lo ha vissuto un momento negativo e logicamente in quei casi chi paga è l’allenatore, anche perchè purtroppo se la società deve scegliere tra 22 giocatori e lui, è obbligata a fare a meno del mister”

Sei stato determinante in molte situazioni. A cosa si deve il tuo periodo di forma?

“Penso che il buon periodo di forma lo stia attraversando tutta la squadra e non soltanto io. La bella parata contro Taddei e il colpo di reni domenica scorsa, sono soltanto di routine. Il mio compito è quello di tenere inviolata la porta. Sono più felice per il lungo rinvio che ha permesso a Celotto di sfornare l’assist per Costantini che per la parata. La mentalità in generale è positiva e c’è la gran voglia di fare bene.”