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Ansia da palcoscenico: come gestirla

9 febbraio 2017 | 09:49
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Ansia da palcoscenico: come gestirla

In occasione del Festival di Sanremo la dottoressa Daniela Lazzarotti ci parla di un argomento che gli artisti in gara conoscono molto bene

Nella settimana del 67° Festival della canzone italiana, parliamo di un argomento che gli artisti in gara conoscono molto bene: l’ansia da palcoscenico.

L’ansia da palcoscenico rappresenta un fenomeno diffuso tra le persone che svolgono le professioni artistiche e si manifesta a più livelli, coinvolgendo la sfera fisica, cognitiva e comportamentale. I sintomi a livello fisico si presentano attraverso aumento del battito cardiaco, salivazione azzerata, disturbi gastrointestinali, difficoltà respiratorie, tensioni muscolari; mentre a livello cognitivo, si presentano pensieri negativi, facile distraibilità, amnesie e paura di diventare ansiosi, mentre a livello emotivo si presentano come tensione, panico ed apprensione.

Questa costellazione di sintomi, oltre a produrre un disagio influisce negativamente sulla qualità della performance, sviluppando la tendenza ad evitare le opportunità di future esibizioni. L’ansia anticipatoria può scaturire da una serie di paure consapevoli e razionali, ma anche inconsapevoli, legate ad esempio a stimoli condizionati come una o più esibizioni passate fallimentari. Spesso e’ proprio il ricordo di tali esperienze ad alimentare ulteriori pensieri negativi ed ansie anticipatorie. Sul piano cognitivo e’ spesso presente una valutazione errata delle proprie capacita’, connotata da vissuti di inadeguatezza rispetto alla possibilità di eseguire una buona performance. Una tale condizione non fa altro che ostacolare l’artista nella sua esibizione, interferendo con la capacita’ di concentrazione e con l’esecuzione tecnica, innescando un circolo vizioso che può indurre il soggetto a condotte di evitamento, limitandone la crescita professionale e la continua ricerca del perfezionismo andrà ad esacerbare i sintomi ansiogeni prima e durante l’esibizione. Come si gestisce l’ansia da palcoscenico? Una delle tecniche che suggerisco è l’ipnosi, attraverso la quale si potenziano lo stato di rilassamento, il senso dell’autoefficacia e la regolazione emotiva. L’ipnosi può essere definita come uno stato di coscienza diverso dallo stato di veglia. Quando si e’ nello stato ipnotico il medico psicoterapeuta puo’ fornire suggestioni al soggetto per produrre dei cambiamenti nelle percezioni, nelle emozioni, nei pensieri in modo da facilitare il cambiamento a lungo termine di comportamento.

Si tratta di uno stato mentale in cui la persona ha accesso a risorse a cui normalmente accede inconsciamente. Attraverso l’allenamento all’ipnosi e’ possibile apprendere e governare questo fenomeno. Concepiamo l’inconscio come un serbatoio, un archivio, database che contiene tutte le nostre esperienze, capacita’ e risorse, e tutte le nostre aspettative di futuro che si sono sedimentate nel corso del tempo. Promuovendo una collaborazione tra mente conscia e inconscia consente di sviluppare un maggior equilibrio. L’ipnosi migliora la performance, aumenta i livelli di autoefficacia, definita come fiducia che l’artista ha nelle proprie capacita’. In ipnosi si chiede al soggetto di visualizzare l’audizione in modo da migliorare le capacita’ tecniche, la consapevolezza e la regolazione emotiva. L’ipnosi può essere uno strumento utile nella preparazione mentale sia dal punto di vista del livello della prestazione che da quello emotivo e di rilassamento.

Buon festival a tutti!

Dottoressa Daniela Lazzarotti

www.danielalazzarotti.com

www.facebook.com/dottoressalazzarotti