Allo Smile di Vallecrosia una serata dedicata ai tatuaggi

4 febbraio 2017 | 10:30
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Allo Smile di Vallecrosia una serata dedicata ai tatuaggi

L’eliminazione di un tatuaggio richiede spesso il trattamento chirurgico

Vallecrosia.  Il “venerdì culturale” al Circolo Smile di Vallecrosia (ex croce azzurra) di ieri sera era dedicato al tema dei “tatuaggi” è risultato ricco di spunti interessanti, dapprima con le note musicali alla chitarra di Lucia Palombi “La storia di Marinella” di De André e “Conobbi un cieco” della stessa Palombi, poi il segretario del Circolo Eduardo Raneri ha partecipato ai presenti quanto riportato dall’enciclopedia di Repubblica sul termine “tatuaggi” : macchie cutanee permanenti dovute all’introduzione nella pelle di sostanze pigmentate insolubili.

Il tatuaggio ornamentale ha origini antiche, diffuso soprattutto in alcune categorie (p. es . marinai) riconosce attualmente una larga diffusione, tra i giovani e non solo; viene praticato per puntura con appositi aghi, introducendo nello spessore del derma sostanze di varia natura chimica e di diverso colore.

I tatuaggi (ha confermato il dermatologo dott. Virno , intervenuto nel dibattito), una volta eseguiti persistono indefinitamente , anche se spesso i colori tendono a sbiadire con il passare degli anni ; non provocano sintomi, salvo in casi rari, si possono verificare reazioni allergiche alla sostanza colorata (irritazione,arrossamento…). L’eliminazione di un tatuaggio richiede spesso il trattamento chirurgico; secondo una recente statistica , il 12,5% della popolazione italiana ha deciso di “decorare” la propria pelle con (almeno) un “tatoo”; al riguardo hanno espresso le proprie riflessioni anche di natura psicologica l’ex campione di ciclismo degli anni ’60 Nando Fornasari, neo Socio Smile, il giovane attore Emanuele Rumè, le signore AnnaMaria Miracapillo e Lucia Palombi.

Nella foto del prof.Raneri vediamo un momento della consegna della targa al dermatologo dott.Giovanni Virno , per il suo apprezzato intervento al Circolo da parte del Presidente prof. Francesco Mulè.