Via ai saldi invernali, tra la speranza dei commercianti e le tasche vuote della gente

5 gennaio 2017 | 07:24
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Via ai saldi invernali, tra la speranza dei commercianti e le tasche vuote della gente
Via ai saldi invernali, tra la speranza dei commercianti e le tasche vuote della gente
Via ai saldi invernali, tra la speranza dei commercianti e le tasche vuote della gente

Le date, le attese dei commercianti, la stima di spesa a famiglia e i consigli della Guardia di Finanza

Provincia di Imperia.  Sarà assalto all’acquisto conveniente? I negozianti metteranno una pezza alle demoralizzanti feste economicamente sottotono appena trascorse? Sui saldi invernali, che la Regione Liguria quest’anno ha deciso si terranno da giovedì 5 gennaio a sabato 18 febbraio 2017, il commercio della provincia ci spera davvero parecchio.

Tra i primi ad essere ottimista c’è Romeo Giacon, presidente della rete di esercenti e imprenditori sanremesi, Sanremo On: “Quest’anno abbiamo dalla nostra un weekend aggiuntivo (che è quello della Befana), il tempo che tiene, le molte prenotazioni alberghiere e la gente che in città è davvero parecchia. Tutti attendono sempre più la possibilità di fare acquisti vantaggiosi e consideriamo che questa è una città turistica e. La somma di questi fattori speriamo porti ad una ricaduta positiva. I primi giorni saranno i più importanti: da li potremmo capire quale sarà l’andamento”.

Sulla stessa fiduciosa scia anche il presidente di Confcommercio Sanremo, Andrea Di Baldassarre che racconta di una città ‘pronta’: “Quello dei saldi è un periodo sempre importante che tutti aspettano e che comunque è andato sempre bene. Se, infatti, il trend delle recenti festività e del mese di dicembre è stato negativo, mi pare che da capodanno ad oggi di gente  in giro ce ne sia. Speriamo che i turisti, prima di ripartire, decidano di fruire di questi due giorni per riempire i negozi e fare shopping nella nostra città. Anche il clima è dalla nostra parte!”

Se a Sanremo, dunque, di gente ce n’è, così pare non essere nella città di confine che la vicepresidente Confesercenti di Ventimiglia, Patrizia Taricco, definisce deserta: “Manca proprio l’affluenza….non c’è nessuno! E se manca la gente è impossibile vendere. Nonostante  il potere d’acquisto delle famiglie sia sempre più logoro e il Natale per noi commercianti non sia stato affatto buono, adesso speriamo che chi non ha comprato finora ora ci faccia lavorare un po’” . Un auspicio che si affianca al per ora ancora atteso ok alla proposta, targata proprio Confesercenti Ventimiglia, per la festa dei saldi invernali da svolgersi nella prima settimana di febbraio.

“Confidiamo anche sulle bancarelle della Befana imperiese di venerdì per incentivare la partecipazione dei consumatori” commenta infine Piero De Negri quale responsabile Civ  – Centri Integrati di Via di Imperia – Siamo perciò fiduciosi, pur essendo ancora in un periodo di difficoltà e di poca presenza di gente…un dato non certo favorevole!”

I saldi, ricordiamo, dureranno 45 giorni e almeno tre giorni prima della data dei saldi deve essere esposto un cartello ben visibile dall’esterno che annunci l’effettuazione dei saldi. Si presume che l’andamento della nostra provincia rispecchi la previsione nazionale della Confcommercio secondo cui per acquistare capi di abbigliamento, calzature e accessori si spenderanno circa 5,3 miliardi con un esborso per famiglia di 344 euro.

Le raccomandazioni della Guardia di Finanza sono sempre le stesse ma vale davvero la pena seguirle poiché nel periodo dei saldi occorre prestare molta attenzione alle reali opportunità di risparmio, fare una valutazione del rapporto qualità prezzo e ricordare sempre che la riduzione dei prezzi non comporta una diminuzione di diritti di chi compra. Seguendo alcune semplici regole si potrà evitare di avere brutte sorprese. Sicuramente sarà utile fare un giro qualche giorno prima della data prevista per l’inizio dei saldi per essere sicuri che la merce che si troverà in negozio sia veramente quella di stagione e non un avanzo di magazzino. La legge prevede che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e quelli suscettibili di notevole deprezzamento se venduti durante una certa stagione o entro un breve periodo di tempo, in quanto fortemente legati alla moda (art. 15 d.lgs 114/98).