Utilizzo sedime ferroviario a Diano Marina, Comitato cittadino per la Legalità: “La cosa assume un aspetto poco chiaro”

30 gennaio 2017 | 14:59
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Utilizzo sedime ferroviario a Diano Marina, Comitato cittadino per la Legalità: “La cosa assume un aspetto poco chiaro”

“L’unica soluzione razionale, largamente condivisa, è quella di coinvolgere la cittadinanza con un referendum preceduto da ampi dibattiti pubblici”

Diano Marina.Mercoledì 1 febbraio, in consiglio comunale di Diano Marina verrà posto in discussione l’utilizzo del sedime ferroviario lasciato libero dallo spostamento a monte della ferrovia. Il dr. Andrea Guglieri
e Mimmo Bisso affermano: “La cosa assume un aspetto poco chiaro. Di che cosa si discute, quando l’amministrazione comunale ha commissionato all’ing Rolando di Sanremo uno studio di fattibilità molto articolato e crediamo anche molto costoso, dal quale si evince che il tratto dismesso sarà utilizzato per far posto allo spostamento della via Aurelia.

A questo punto si genera una confusione. In campagna elettorale il Sindaco, pare avesse dichiarato, che sul tratto dismesso sarebbe passata la pista ciclabile; soluzione caldeggiata da molti dianesi. In particolare è sorto un comitato spontaneo costituito da molti giovani che sostengono convintamente la soluzione per la pista ciclabile. Sorprende positivamente che dei giovani, che normalmente sono restii a partecipare alla vita pubblica e in particolare a quella politica prendano posizione. Non è chiaro per quale soluzione propende la Regione Liguria.

Sappiamo soltanto che la Giunta Burlando era favorevole all’inserimento della pista ciclabile nella tratta dismessa. Oggi, però, a Genova comanda il centro destra che potrebbe anche aver mutato posizione. L’unica delibera di Giunta Regionale, n. 985/2016, a nostra conoscenza, dispone un contributo di 100.000 euro per un progetto denominato “Turismo attivo” ma riguardante piste ciclabili già attive. I comuni limitrofi hanno espresso parere? L’unica soluzione razionale, largamente condivisa, è quella di coinvolgere la cittadinanza con un referendum preceduto da ampi dibattiti pubblici”.