Taggia: Vincenzo Genduso sui dieci anni da sindaco: “onestà e interesse cittadino al centro del mio mandato”

23 gennaio 2017 | 12:27
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Taggia: Vincenzo Genduso sui dieci anni da sindaco: “onestà e interesse cittadino al centro del mio mandato”

Genduso: “Con noi una nuova etica nella politica cittadina”. Fronte mare, piscina, gestione rifiuti, ex caserme Revelli ed altro nel bilancio di fine mandato

Taggia. In vista delle ormai imminenti elezioni amministrative che vedranno andare alle urne anche il comune di Taggia, abbiamo rivolto alcune domande al sindaco Vincenzo Genduso per tracciare un primo bilancio sul doppio mandato che lo ha visto governare la città per dieci anni.

Come ha trovato Taggia e in cosa ritiene di averla cambiata in questi 10 anni?

Saranno i cittadini a valutare, e penso ci vorrà anche un po’ di tempo: in molte cose abbiamo bisogno di tempo per valutare in maniera obiettiva, però partirei da questo: tutte e due le amministrazioni che ho condotto in questi 10 anni hanno fatto moltissimo, e quando si fa moltissimo anche le critiche aumentano e il confronto dialettico con la cittadinanza e con le altre forze politiche aumenta, però credo che un aspetto molto importante sia la nuova etica politica che l’amministrazione Genduso ha portato in questa città. Non dobbiamo dimenticare che nel 2007 venivamo, come Comune di Taggia, da esperienze bruttissime che ci avevano portato alla ribalta nazionale per le vicende giudiziarie penose e lunghe che avevano coinvolto amministratori e dipendenti, con la caduta dell’amministrazione e l’arresto del sindaco. Abbiamo trovato un clima di sfiducia nella politica, c’era un un clima dove la politica amministrativa spesso veniva confusa con quelli che erano gli interessi economici dei potentati locali.

Io e la mia amministrazione abbiamo cambiato lo stato delle cose, perché abbiamo lavorato onestamente, seriamente, con grande passione e spirito di servizio e sto parlando di tutte e due le esperienze amministrative perché anche se il primo mandato è finito con un rapporto un po’ strappato con alcuni miei assessori e consiglieri devo riconoscere che hanno lavorato bene tutti, seriamente e onestamente. Credo che possano farmi molte critiche, però certamente non possono accusare l’amministrazione Genduso di aver lavorato disonestamente con interessi personali: rivendico una nuova epoca di politica amministrativa che il mio comune sta vivendo e con il quale si sta preparando a questa nuova campagna elettorale.”

Veniamo intanto ad aspetti più politici. Taggia, come Imperia e Sanremo, è guidata da una lista civica: anche per le prossime elezioni a Taggia si parla di liste civiche, e quella che farà riferimento al centrodestra probabilmente non avrà simboli di partito: c’è una certa ritrosia a presentarsi con il simbolo di partito. Allora la domanda è questa:cosa porta in più, o inmeno, una lista civica alla politica?

Devo dire che questo fenomeno delle liste civiche che lei sottolinea corrisponde a una generale crisi dei partiti in questi ultimi dieci, quindici anni anche a livello nazionale. Per quanto riguarda la politica amministrativa locale le liste civiche di fatto rappresentano una esperienza di maggiore contatto con la città, con gli interessi, con le esigenze della comunità locale. Un partito invece, essendo un’organizzazione sovracomunale, sovraprovinciale, sovraregionale a volte risponde a delle strategie che smentiscono le esigenze locali o comunque non le tengono in debito conto, quindi credo che le esperienze civiche abbiano il pregio di garantire una maggiore rappresentatività delle amministrazioni, libere di decidere secondo quelli che sono l’orientamento locale e gli interessi del posto. Questo a volte anche con uno sguardo più generale: noi ad esempio per quanto riguarda la politica dei rifiuti provinciale abbiamo lavorato anche avendo a cuore un po’ le esigenze di tutta la provincia oltre a quelle del nostro comune. Questo abbiamo potuto farlo proprio in quanto lista civica e quindi completamente autonoma, libera nelle decisioni.”

Sul tema rifiuti molti le rinfacceranno di aver chiuso il primo mandato e aperto la campagna elettorale per il secondo dicendo basta alle discariche sul territorio di Taggia, poi invece c’è stata tutta la vicenda del Lotto 6 nella quale proprio le esigenze provinciali hanno in qualche modo condizionato il Comune di Taggia.

So che questo sicuramente è un punto dolente della mia amministrazione, l’abbiamo sofferta particolarmente sulla nostra pelle anche se anche le notizie di oggi sulla ricerca epidemiologica dell’Asl, che presto verrà anche pubblicata e presentata in un incontro pubblico, ci rassicura sul fatto che non ci sono rischio patologie per la popolazione. E’ stato sicuramente un tema molto dibattuto, noi abbiamo cercato delle soluzioni alternative a un’ulteriore discarica sul nostro territorio ma poi abbiamo dovuto ragionare in termini di dimensione provinciale anche perché ritenevamo che ancora qualche anno con una discarica di questo tipo potesse aiutare tutta la provincia a traghettare questo periodo transitorio fino a un nuovo regime di gestione dei rifiuti, con una raccolta differenziata più impegnata in tutta la provincia e con un impianto innovativo che potesse permetterci di gestire tutto il tema dei rifiuti in una maniera molto più sostenibile dal punto di vista ambientale e dal punto di vista economico.”

Sul tema dell’impianto sicuramente si discuterà in campagna elettorale.

Nelle prossime settimane verrà portato all’attenzione del Consiglio provinciale il pubblico interesse di quel progetto e quindi è noi siamo assolutamente intenzionati a confermare quello che è l’impegno che il Comune di Taggia assunto con tutta la provincia con la convenzione del 2010 e con tutte le prescrizioni presenti in quella convenzione per tutelare chiaramente il territorio, gli abitanti vicini ma anche e soprattutto per garantire un impiantistica che possa aiutare tutti i comuni della provincia a gestire bene i rifiuti. Naturalmente un discorso a parte merita l’impegno dei singoli comuni per la realizzazione di una raccolta differenziata domiciliare spinta. Noi a taggia siamo al 72% e per due anni siamo stati riconosciuti dalla Regione e da Legambiente come “Comune Riciclone”: siamo molto orgogliosi di questo risultato per il quale abbiamo dovuto lavorare molti anni: quando io sono diventato sindaco la raccolta differenziata era ferma al 35% . Nei primi tre anni c’è un leggero aumento per quanto riguarda l’imposizione tributaria sulle spalle dei cittadini ma nel lungo periodo comporta una riduzione dei costi perché il Comune dovrà sostenere meno spese per quanto riguarda il conferimento in discarica. Devo dire che i miei cittadini si stanno impegnando moltissimo, io sono orgoglioso e li ringrazio perché sono i cittadini che a livello dei grandi comuni sono quelli che fanno meglio la raccolta differenziata.”

Per un comune ci sono poi i progetti di grande respiro, quelli destinati a cambiare il volto di una città. Quale impronta resterà della sua amministrazione e quale potrebbe essere il progetto di una nuova amministrazione sulla scia della sua?

Un obbiettivo determinante raggiunto è la riqualificazione della passeggiata a mare: con la mia prima amministrazione abbiamo realizzato il primo lotto, adesso noi abbiamo lavorato al secondo lotto e sarà la prossima amministrazione a terminare i lavori, però questo è un risultato eccezionale perché questo lavoro di riqualificazione ha fatto fare un salto di qualità al frontemare di Arma, ha portato beneficio a tutte le attività commerciali che lì lavorano e ha portato attrazione, nel senso che i numeri confermano che moltissime persone anche dei comuni vicini scelgono Arma per passare la serata o per occupare il proprio tempo libero quindi questo è un grosso risultato.

Un altro obiettivo di cui sono orgoglioso è quello relativo al ex caserme Revelli perché la mia amministrazione ha ottenuto il trasferimento della proprietà di tutto il compendio al Comune di Taggia: un’operazione delicatissima e impegnativa che ha comportato anche una faticosa trattativa con la provincia. Quello era il punto di partenza per realizzare i sogni che su quell’area si sono costruiti già negli anni 40-50 anni, inattuabili perché mancava innanzitutto la proprietà. Il nostro progetto complessivo è quello di trasformare quell’area in un grande parco cittadino che ospiti strutture scolastiche e sportive, quindi prevalentemente rivolto alla popolazione giovanile.”

Con quali risorse economiche si potrebbe realizzare il campus scolastico sportivo?

Abbiamo svincolato dei finanziamenti che giacevano in provincia dal ‘90, perché erano finanziamenti legati ai mondiali di calcio Italia 90. C’era un progetto che prevedeva la realizzazione di alcune strutture sportive, adesso il milione di euro che è rimasto servirà per realizzare un campo di calcio in erba sintetica con gli spogliatoi annessi e sarà una struttura sportiva che potrà essere utilizzata dagli studenti del liceo dello sport negli orari scolastici e per il resto della giornata saranno disponibili per le società sportive e per i giovani del Comune.

Questo è un primo intervento ma noi stiamo mettendo a punto uno studio di fattibilità che dovrebbe permettere di completare il compendio con altre strutture sportive e con un istituto scolastico comprensivo, elementari e medie, che possa andare ad intercettare le utenza scolastica che oggi abbiamo sia su Taggia che su Arma. C’è poi la nuova realtà della piscina, direi simbolicamente il più importante esempio di come sono cambiate le cose: prima la politica cittadina era asservita all’economia locale, oggi invece la politica cittadina è al centro dell’interesse. Grazie all’impegno dell’assessore Manni abbiamo ottenuto dal privato, che doveva sanare delle irregolarità urbanistiche, un opera da tre milioni e mezzo di euro che è stata e già stata regalata alla città: nelle prossime settimane uscirà il bando di gara per la gestione.

Lei sta terminando il secondo mandato e la legge prevede che non si possa candidare a sindaco per un terzo mandato consecutivo. Alle elezioni si presenterà però una lista civica che raggrupperà molti esponenti della politica amministrativa locale che hanno fatto parte della sua squadra. Ci sarà anche lei? E se sì, in quale forma?

Sono dieci anni che sto lavorando gomito a gomito con un gruppo di persone splendido, delle quali ho avuto modo di apprezzare la passione, l’attenzione, la sensibilità, il lavoro e anche la capacità amministrativa quindi so per certo, perchè ne stiamo parlando, che molte di queste persone decideranno di rimettersi in gioco dal punto di vista elettorale e quindi amministrativo.Probabilmente faranno parte di una nuova lista che non deve necessariamente essere la continuità dell’amministrazione Genduso e che quindi può essere qualcosa qualcosa di diverso, sicuramente qualcosa di migliore e io non potrò certo negare il mio appoggio incondizionato a queste persone.Abbiamo lavorato insieme in questi anni, siamo diventati amici fraterni quindi è chiaro che mi darò da fare per sostenere questa ipotesi anche se chiaramente la stiamo ancora costruendo: vi sono ancora molti elementi che vanno affrontati, valutati, vi sono anche nuove persone che sono interessate ad una presenza in lista che chiaramente dobbiamo definire.

Il mio sarà un appoggio esterno perchè io non mi candiderò: come sindaco non posso naturalmente farlo, ma non intendo candidarmi neanche come consigliere, quindi non sarò presente nella lista di cui si parlava. Sicuramente però darò tutto il mio appoggio esterno, spero importante, a queste persone che vorranno dare continuità e portare a termine anche molte cose che insieme abbiamo avviato e non ancora concluso.”

C’è il nome di un delfino?

Ci sono sicuramente personalità importanti in grado di fare il candidato sindaco, si è parlato di Roberto Orengo, di Mario Manni, di Luca Napoli: sono tutte persone validissime che anche nelle loro differenze di carattere hanno delle qualità enormi da mettere in gioco, per cui secondo me sarebbe un peccato per la città rinunciare al loro apporto ma non è escluso che possa uscire un nome nuovo.

Questo gruppo di persone arriverà compatto alle elezioni o c’è il rischio di una frattura come quella che si verificò nel suo primo mandato?

Assolutamente nessuna rottura, anzi, a mio giudizio sono persone fidatissime quindi non ho dubbi sulla compattezza di questo gruppo. Va anche detto che alcune delle persone che hanno lavorato con me in questi anni invece non si ricandideranno quindi ci sarà sicuramente un grosso ricambio, ma il gruppo che abbiamo nominato sicuramente è molto compatto, non vedo all’orizzonte rischi di nessun tipo.

Credo che questo gruppo abbia un valore così importante, e che il lavoro fatto dalla mia amministrazione insieme a loro sia così importante, che ci sia la possibilità di una aggregazione di tante altre persone interessate alla vita cittadina. Io invito soprattutto i giovani a buttarsi in questa esperienza perchè è appassionante e incredibilmente importante per la vita di una persona, un’esperienza che cambia lo sguardo e la sensibilità rispetto all’ambiente in cui viviamo. Secondo me è un’esperienza importante da fare.”