Sanremo, taglio del nastro a Palazzo Nota. Il sindaco Biancheri: “Dentro queste mura la storia di tutti noi”

5 gennaio 2017 | 13:14
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Sanremo, taglio del nastro a Palazzo Nota. Il sindaco Biancheri: “Dentro queste mura la storia di tutti noi”

Dopo il grande richiamo di venerdì scorso questa mattina si è svolto il momento istituzionale con le autorità

Sanremo. Dopo il grande richiamo di venerdì scorso, quando in occasione della presentazione alla città del recupero di Palazzo Nota sono accorse circa 700 persone, questa mattina si è svolto il momento istituzionale con le autorità. Erano presenti: il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, il vice sindaco Leandro Faraldi, il presidente del Consiglio comunale Alessandro Il Grande, l’assessore al Turismo, cultura e manifestazioni Daniela Cassini, gran parte degli assessori e dei consiglieri comunali, il prefetto della provincia di Imperia Silvana Tizzano, il questore di Imperia Leopoldo Laricchia, il capitano dei carabinieri Paolo De Alescandris, l’ex sindaco di Sanremo Leo Pippione, il direttore generale del Casinò Giancarlo Prestinoni e tutti i rappresentanti della Soprintendenza che ha affiancato l’amministrazione nelle delicate e impegnative operazioni di trasferimento e ricollocazione del patrimonio artistico dal Museo Civico di Palazzo Borea d’Olmo a Palazzo Nota.

“Dopo quasi trent’anni di lavori e il succedersi di varie amministrazioni – ha introdotto il sindaco Biancheri – siamo qui oggi ad aprire ufficialmente le porte di Palazzo Nota. Il progetto del suo recupero è nato intorno al 1986 ma ci siamo riusciti. E questo grazie all’impegno di tanti. Un plauso dunque a loro e anche alla cittadinanza ora qui intervenuta ma anche nella scorsa e prima inaugurazione, quella del 30 dicembre, dove sono accorse centinaia e centinaia di persone: per Sanremo un qualcosa di incredibile ma anche gratificante”. E ha proseguito: “Mi spiegavano oggi che via Palazzo, la strada che qui sotto si snoda, ha preso proprio il suo nome da questo luogo importante, intitolato al funzionario sabaudo e commediografo Alberto Nota, e fino alla fine degli anni ’60 sede del Municipio. Dentro queste mura si respira la storia della nostra città, queste mura fanno parte di ciascuno di noi ed essere qui oggi è un grandissimo onore”.

Il recupero di Palazzo Nota rappresenta una pagina epocale per la città di Sanremo sotto molteplici aspetti. Anzitutto per il trasferimento di oltre 700 opere d’arte e oltre 25 mila reperti archeologici precedentemente custoditi presso il Museo civico di Palazzo Borea d’Olmo, un’operazione questa che è testimonianza dell’incredibile ricchezza storica e artistica sanremese. Poi per la rinascita di un edificio suggestivo, un grande esempio della tradizione costruttiva ligure che da stabile per il commissario genovese e per il vicario è diventato poi palazzo municipale, successivamente sede di numerose associazioni e oggi, finalmente, museo. Un contenitore di ben 1600 metri quadrati di sola cultura composto da tre piani: il primo dedicato alla sezione archeologica, il secondo a quella storico e pittorica e infine il terzo agli uffici e alla parte didattica. Di notevole interesse è il secondo piano, dove si trovano gli straordinari scenari della sala Rubino e quello dell’antico salone del Consiglio comunale dominato da un affascinante ciclo dipinto ancora in corso di restauro: una sequenza pittorica di tipo naturalistico, un suggerimento alla realtà locale, al suo clima e al suo paesaggio.

Il percorsi interno di Palazzo Nota , attraverso sistemi di visita agevolata da didascalie visive che spingono a visitare Sanremo e i suoi dintorni, è stato appositamente studiato per raccontare la città e il comprensorio. Il tutto con una spinta verso la modernità mediante l’impiego di tablet e di touch screen per una fruizione interattiva.