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Cronaca
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Sangue e follia, i carabinieri impegnati a ricostruire l’alba di terrore di Imperia

13 gennaio 2017 | 11:06
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Sangue e follia, i carabinieri impegnati a ricostruire l’alba di terrore di Imperia
Sangue e follia, i carabinieri impegnati a ricostruire l’alba di terrore di Imperia
Sangue e follia, i carabinieri impegnati a ricostruire l’alba di terrore di Imperia

Ispezionato un magazzino tugurio dove i due alloggiavano dove sarebbe scoppiata la violenta lite

Imperia. Alle 10 del mattino le macchie di sangue sono ancora lì sull’asfalto. Ci sono anche i guanti in lattice usati dai militi della croce rossa per tamponare le ferite che i due giovani nordafricani, a quanto pare parenti, si sono procurati in una lite finita a sassate e coltellate. La ricostruzione è ancora poco chiara per gli stessi carabinieri che hanno perlustrato un magazzino-tugurio di via Romita dove i due alloggiavano. E’ lì che questa notte, intorno alle 4, è iniziata la lite poi proseguita all’esterno, praticamente nel retro del campetto di calcio dei Giuseppini.

Chiazze di sangue ovunque sull’asfalto, lunotti e parabrezza di almeno sei auto distrutti da grosse pietre che i due scagliavano a distanza ravvicinata. Si parla di un tentativo di furto sulle vetture parcheggiate nel cortile sotto il palazzo accanto al magazzino-dormitorio, ma anche di una lite sfociata forse per motivi di droga e alcol. Uno dei due giovani è senza documenti, forse irregolare, ma sono ancora in corso accertamenti sulla sua posizione.

Entrambi sono stati medicati in ospedale e non sono in pericolo di vita. I carabinieri del comando compagnia hanno già informato la procura della Repubblica. Nessun fermo di polizia giudiziaria è stato deciso finora, ma potrebbe essere questione di ore dopo che la ricostruzione dei fatti sarà più chiara. Restano quelle auto danneggiate e l’amarezza dei loro proprietari che questa mattina, andando al lavoro, si sono ritrovati lunotto e parabrezza sfondato. 

I carabinieri hanno effettuato anche un lungo sopralluogo nel magazzino dove abitavano. Sequestrati i coltelli spuntati durante la nottata di follia, ma i militari erano a caccia anche di altri indizi su quei due che nessuno in zona aveva mai segnalato vivessero nel degrado a pochi passi dal centro di Porto Maurizio.