Riviera Trasporti, organico in sofferenza, Ghersi (Cisl): “Bisogna assumere i disoccupati”
L’azienda imperiese, come altre del trasporto pubblico, è in sofferenza per tagli e chilometri ridotti
Imperia. Erano in 400 quattro-cinque anni fa, ora sono 322 i dipendenti della Riviera Trasporti. Tra tagli, chilometri ridotti e assunzioni “bloccate” è in sofferenza. Anche i mezzi che circolano sulle strade della provincia tra Cervo e Ventimiglia, entroterra compreso, fanno fatica a circolare. Stanchi e da pensionare pure loro.
In attesa dell’arrivo di almeno una ventina di nuovi mezzi per ringiovanire la “flotta” la preoccupazione si sposta sugli organici. “Ci vogliono forze nuove – sottolinea Marco Ghersi, sindacalista della Fit/Cisl – e quelle forze andrebbero cercato tra le persone disoccupate senza dover attingere dalle liste di mobilità del pubblico impiego qualora si dovesse assumere personale. Quelle sono bloccate – avverte il sindacalista – meglio allora ripiegare su chi un lavoro non l’ha mai trovato. Ma la responsabilità, in questo caso, non è dell’azienda, ma semmai di chi dovrebbe rivedere le normative”.
Sulla vecchiaia della flotta Rt il sindacalista è più morbido: “Sappiamo che dovrebbe essere ringiovanito il parco mezzi con l’arrivo di pullman dopo che è stato aperto un bando europeo. Speriamo che i bus possano arrivare il più presto possibile”.
Ma c’è anche un’altra partita che le organizzazioni sindacali stanno affrontando che è altrettanto delicata. “E’ quella degli integrativi. Una parte dei dipendenti li riceve, altri sono in causa. Risultato il contratto collettivo di lavoro è una parola che in questa azienda non può essere tenuta in considerazione. Vero anche che è in corso un braccio di ferro in tribunale. Ma come sindacalisti non possiamo certo chiudere gli occhi e tapparci le orecchie se ci sono colleghi che si lamentano”.