Processo per luminarie di Sanremo, consulenti a caccia di anomalie

27 gennaio 2017 | 10:26
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Processo per luminarie di Sanremo, consulenti a caccia di anomalie

Il caso esploso dopo che un’azienda concorrente era stata esclusa

Imperia. “Quelle luminarie di Ospedaletti e Sanremo non erano state installate a regola d’arte e non a norma perché prive del marchio CE, ma anche le giunzioni elettriche fatte col nastro isolante sono vietate. Nel mirino in particolare i portalampade tipo E14″. E’ uno dei motivi per i quali Roberto Torelli, titolare di un’impresa di illuminazioni decorative di Genova aveva presentato un esposto alla guardia di finanza. Da qui ha preso le mosse l’inchiesta e il processo in corso davanti al giudice Caterina Lungaro in tribunale a Imperia.

Questa mattina sono stati ascoltati i consulenti del pm e della difesa che hanno esaminato il materiale utilizzato per le decorazioni natalizie. Presente il consulente dell’accusa Massimiliano Scarsi.

Torelli ha presentato più esposti non solo in Liguria, ma anche in Toscana sempre dopo aver accertato delle irregolarità nelle installazioni delle decorazioni natalizie nelle due regioni. “Ho presentato questi esposti perché vorrei che le aziende non continuassero ad operare in questo modo”, ha detto la volta scorsa in aula Torelli.

La sua ditta aveva perso l’affidamento diretto e in procedura aperta andato a tre ditte concorrenti finite ora sotto processo, la Verdina Luminarie che si erano aggiudicate il servizio per Sanremo e Guagliata per Ospedaletti e la Mariano. L’inchiesta delle fiamme gialle è approdata ora in aula davanti al giudice Caterina Lungaro e risale al 2011. Torelli aveva lavorato per il Comune di Sanremo nel 2005, mai ha lavorato con Ospedaletti. Tre le persone finite sotto processo: Andrea Guagliata di Genova, Antonio Verdina di Camogli e Lucio Massimo Mariano, di Lecce.