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Processo a Scajola per Villa Ninina, nominato un consulente per le perizie tecniche

27 gennaio 2017 | 09:23
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Processo a Scajola per Villa Ninina, nominato un consulente per le perizie tecniche

Un processo che si trascina da due anni e che ha già visto la sostituzione di due giudici

Imperia. Un’udienza lampo solo per affidare una consulenza tecnica decisa dal giudice Caterina Lungaro che ha eredità il fascicolo dalla collega Grazia Leopardi trasferita dallo scorso anno a fermo.

Il consulente nominato dal giudice é Lorenzo Branca di Genova ed avrá 180 giorni di tempo per presentare una sua relazione. Confermati anche i consulenti della difesa. L’udienza è stata aggiornata al 29 settembre alle 11.30.

Il caso è quello della Villa Ninina che si trascina ormai dai due anni. Sul banco degli imputati c’è l’ex ministro Claudio Scajola. Un processo che, nel caso specifico, riguarda laristrutturazione di Villa Ninina, sulle alture di Imperia. Deve rispondere di finanziamento illecito a parlamentare e con lui alla sbarra è finito anche l’imprenditore Ernesto Vento.
A sostenere la pubblica accusa è il pm Alessandro Bogliolo che contesta a Claudio Scajola di aver usufruito di uno sconto eccessivo dall’impresa di Vento che ha effettuato gli interventi nella dimora di via Diano Calderina.

Nel corso dell’ultima udienza, era il 23 dicembre, c’era stata lunga sfilata di testimoni che, in sostanza, hanno dovuto confermare quanto già deposto nel corso delle udienze precedenti. C’era anche l’ispettore Ivan Bracco, comandante della polizia postale e delle telecomunicazioni per la provincia di Imperia, con lui anche gli uomini della guardia di finanza avevano effettuato verifiche contabili sui pagamenti all’Arco che aveva effettuato i lavori di ristrutturazione della dimora di Scajola.

Aveva testimoniato anche Gianfranco Gaggero, ex assessore comunale e attuale consigliere di minoranza a Imperia. In questo caso ha dovuto spiegare come si muoveva il materiale a disposizione del cantiere e come erano stati eseguiti alcuni interventi di ristrutturazione con l’installazione di una gru per lavorare meglio nell’area della villa e spostare il materiale necessario.

A testimoniare al processo è stato chiamato anche l’ingegner Giovanni De Cicco che era direttore dei lavori nella villa di Scajola. Il professionista ha spiegato come lavorano le ditte e incaricate di eseguire gli interventi come ad esempio la sistemazione del bagno turco. In aula ha testimoniato anche il consulente contabile dell’Arco. “Tenevo i conti dell’impresa incaricata di quest’opera. Ma non mi occupavo degli eventuali rincari”.