Privatizzazione degli ospedali liguri, Ravera (Rifondazione Comunista): “Siamo contrari”
“Alisa cercherà entro maggio dei privati interessati a tre ospedali liguri, tra i quali lo Saint Charles di Bordighera, che nel corso degli anni sono già stati pesantemente ridimensionati”
Liguria. Marco Ravera, segretario regionale Rifondazione Comunista si oppone alla privatizzazione dei tre ospedali liguri: “Gli esponenti locali e nazionali della Lega Nord parlano ossessivamente di immigrazione. Ogni disgrazia (terremoti, nevicate), ogni crisi di lavoro viene affrontata parlando di migranti. E mentre tutti siamo distratti dai tweet e dai dopo sci di Matteo Salvini, in Liguria la Lega Nord si appresta a privatizzare la sanità pubblica. Non casualmente lo stesso presidente della Regione Giovanni Toti aveva anticipato il “modello Lombardia”. Insomma si curi chi può!
Seguendo questa logica la giunta su proposta dell’assessore leghista Sonia Viale ha approvato la delibera ad oggetto “Indagine di mercato: conferimento incarico esplorativo ad Alisa” che tradotto vuol dire che Alisa, l’Azienda Ligure Sanitaria della Regione Liguria, cercherà entro maggio dei privati interessati a tre ospedali liguri che nel corso degli anni sono già stati pesantemente ridimensionati: l’Ospedale Saint Charles di Bordighera, l’Osperale Santa Maria di Misericordia di Albenga e l’Ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte. A meno che i santi cui sono dedicati gli ospedali non intervengano, i tre nosocomi verranno (s)venduti.
Siamo contrari alla vendita dei tre presidi ospedalieri ai privati che, per loro stessa natura, trasformeranno la salute da diritto a merce, accentuando le differenze tra i cittadini che potranno rivolgersi al “privato” e quelli che non ne avranno la possibilità, si avrà una sanità di serie A e una di serie B. Noi non possiamo certo condividere questa impostazione.
Parallelamente viene depotenziata la sanità pubblica, penso ad esempio all’Ospedale San Paolo di Savona. Anni non facili per la sanità ligure, ma il problema come noto sono i migranti, spero si colga l’ironia”.