Nuova stazione di Imperia senza posto fisso Polfer, per i pendolari “è emergenza sicurezza”
Per garantire la sicurezza su una linea di confine dove viaggiano treni a lunga percorrenza
Imperia. Non solo ascensori in tilt o scale mobili che funzionano 24 ore senza risparmio di energia, o ancora vie di fuga chiuse con il lucchetto. Ora emerge anche il problema sicurezza alla nuova stazione di Imperia. “Non c’è un posto fisso della polizia ferroviaria e la stazione è a rischio”. Ecco la lamentela che piove dai pendolari che frequentano la stazione inaugurata appena un mese fa. “Gli agenti li vedi, ma non c’è un ufficio dedicato a loro – sottolinea Sebastiano Lopes, portavoce del Comitato utenti Trenitalia del Ponente – Spesso la sera, quando cala il buio non vedi forze dell’ordine da queste parti. La stazione diventa una cattedrale nel deserto. Non basta dire che ci sono le telecamere a controllare ogni spostamento”. Va anche considerato che proprio il posto Polfer di Imperia da anni è stato inserito nella lista degli uffici da cancellare. Ma ora che la stazione è una sola e che Imperia è un capoluogo di provincia con prefettura, questura e comando provinciale dell’Arma forse un centro di primo intervento rappresenterebbe anche un buon deterrente e aumenterebbe il livello di sicurezza in zona.
“Oggi invece non sappiamo neppure chi chiamare se succede qualcosa in stazione – ribatte Lopes – Certo il 118, 113, 112 lo conosciamo tutti, ma forse avere un ufficio dove potersi rivolgere in caso di emergenza sarebbe sicuramente importante”. Accorgimenti che esistono da tempo all’estero. Nella metropolitana come nelle stazioni di Londra, ad esempio, dall’altoparlante viene diffuso con una certa periodicità il numero utile da chiamare in caso di emergenza e la polizia è in servizio non solo sui treni ma anche alle fermate. “Su una linea ferroviaria di confine come la nostra riteniamo che il presidio di polizia a Imperia dove fermano treni regionali e Intercity sia essenziale”, dicono i pendolari.
Caso che verrà portato al tavolo dell’11 gennaio in Regione e quindi in 23 con un incontro con Trenitalia per affrontare anche i disservizi in stazione: “Mancano le tabelle degli orari ferroviari nell’atrio. Li trovi solo sul lungo corridoio e sui binari – sottolinea Lopes – Altro caso da risolvere”.