“Le istituzioni diano più attenzione allo sport”. La tirata d’orecchi del coach Pippo Malatino

27 gennaio 2017 | 08:40
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“Le istituzioni diano più attenzione allo sport”. La tirata d’orecchi del coach Pippo Malatino

Il coach Pippo Malatino della Pallamano Ventimiglia tira le orecchie : Col senso di appartenenza e di lealtà, lo sport diventa scuola di vita. “E noi già facciamo la nostra parte”

Ventimiglia. “Che le istituzioni, sia locali che regionali, diano più attenzione allo sport così come merita, puntando a combattere la pericolosa dispersione sociale dei giovani”. E’ forte in Pippo (Giuseppe) Malatino, il desiderio espresso a Riviera24 guardando avanti: un sogno talmente intenso da arrivare ancor prima del vedere la sua pallamano Ventimiglia nuovamente in A1. Lo sport continua, infatti a rappresentare un veicolo importante nella formazioni delle nuove generazioni che sempre più hanno bisogno di ideali e obiettivi. E la, dove si possono sviluppare senso di appartenenza, rispetto, impegno e merito, la realtà sportiva diventa anche scuola di vita. “E noi,col la nostra pallamano, siamo sempre pronti a fare la nostra parte”.

Nata nel 2001 dall’idea di Malatino, la Pallamano Ventimiglia oltre a raccogliere ottimi risultati sportivi di pregia di lavorare con le scuole elementari e con i disabili, soprattutto con la Spes e in Francia nel progetto Hand’ensemble: un impegno a ulteriore conferma dello sport come valore intrinseco di vita e di socializzazione.

La pallamano è il secondo sport più praticato e seguito al mondo, anche se l’Italia pare non saperlo. Si gioca 7 contro 7, su un campo 40 per 20 metri, nell’obiettivo di fare goal (da non confondere con un riduttivo calcio con le mani). Purtroppo il movimento italiano non è tra i migliori europei, nonostante qualche buon risultato che si sta ottenendo negli ultimi tempi, soprattutto con le selezioni giovanili e femminili, e specialmente nella disciplina del beach handball, sostanzialmente pallamano in spiaggia che presto diventerà sport olimpico (le prossime olimpiadi saranno quelle giovanili che si terranno l’anno prossimo a Buenos Aires dove la nostra rappresentativa molto probabilmente potrà essere una delle protagoniste).

Mi sono sempre piaciuti tutti gli sport, sopratutto quelli che interpretano valori profondi. – spiega Pippo – E il pallino della pallamano mi è arrivato da quando, vivendo per molto tempo a Grosseto, mio cugino Vincenzo Malatino (tra l’altro uno dei tecnici più grandi d’Italia) mi fece conoscere questa realtà fatta di valori profondi. Prerogative che condivido profondamente anche nel privato e porto avanti nella mia attività di insegnante di educazione fisica”.

Per molto tempo, la Pallamano Ventimiglia – un folto gruppone di circa un centinaio di persone  – è stata un’eccellenza, con campionati in A2 disputati per ben sei anni e per due di seguito, nel 2015 e 2016, i play off per la promozione in massima serie con ragazzi fondamentalmente formati tutti a Ventimiglia. Purtroppo, per diversi problemi anche legati ad un discorso economico, quest’anno stanno disputando la serie B “che stiamo disputando con grande onore lottando per la promozione e per tornare in quella che non consideriamo casa nostra, l’ A2”.

Il loro fiore all’occhiello è la partecipazione ai campionati francesi grazie a un’affiliazione che portano avanti da diversi anni: strettissima la collaborazione con Breil sur Roya e ottimo il gemellaggio con il Principato di Monaco e l’importante progetto del bacino che riunisce tutte le squadre del levante francese. “Anche qui le nostre squadre sono sempre al vertice…e quando parliamo di Francia, che è la prima nazione al mondo in quanto a risultati e movimento, non possiamo che essere fieri tanto che molti ci definiscono l’orgoglio della città”.