L’ammiraglio Pettorino a Imperia: “Sempre a disposizione di coloro che vivono il mare”
Il comandante regionale della guardia costiera è arrivato in Riviera per visitare gli uffici di Diano Marina e Santo Stefano
Imperia. Da quando è Liguria l’ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante del porto di Genova, ma soprattutto comandante della direzione marittima della Liguria della Capitaneria di Porto, ha visitato tre volte la Riviera. L’ultima oggi incontrando il comandante di Imperia Luciano Pischedda e i suoi colleghi ufficiali del comando provinciale e di Sanremo. Un’occasione anche per visitare gli uffici distaccati di Diano Marina e Santo Stefano al Mare. Ma era già stato a Imperia a Ferragosto quando il livello antiterrorismo nei porti era salito a 2 e per l’ultima parte della stagione aveva interessato anche il porto di Sanremo con l’arrivo di alcune navi passeggeri.
“Ma è stata un’occasione anche per incontrare il prefetto, il presidente della Provincia, il procuratore – ha detto l’alto ufficiale – ricordando l’importanza del ruolo assunto dagli uomini che sorvegliano il mare. Siamo sempre a disposizione di pescatori, diportisti e in estate dei bagnanti. I nostri uffici e comandi sono sempre aperti per ottenere una risposta adeguata ad ogni richiesta”.
L’ammiraglio Pettorino ne ha approfittato anche per ricordare i ruoli più operativi dei comandi regionali. “Siamo impegnati su 330 chilometri di costa e in 12 mila chilometri di mare. Operativi 24 ore al giorno svolgiamo attività di ricerca e di soccorso, ma anche di controllo della pesca in una zona strategica perché situata al confine con la Francia e nel Santuario dei Cetacei. Quella di Imperia è una capitaneria storica, centro di interessi marittimi di grande livello e per la terza volta sono qui per incontrare chi lavora e impegnato nella sicurezza in mare”.
Il comandante regionale ha voluto sottolineare anche il caso del peschereccio che era stato “sequestrato” lo scorso anno al centro di un’inchiesta internazionale. “Vicini ai pescatori in una situazione delicata e complessa”. E a proposito si operazioni delicate l’ammiraglio ha voluto ricordare che una motovedetta della Liguria è impegnata nelle emergenza migranti a Lampedusa in Sicilia “anche in questo caso per soccorrere persone ed effettuare ricerche in situazioni difficili”.