In stazione a Imperia il percorso per ipovedenti finisce contro il cestino dei rifiuti
E’ una delle lacune che vanno ad aggiungersi ad altre segnalate dai pendolari come quella degli ascensori che non funzionano
Imperia. Stazione finita, inaugurata in pompa magna con le autorità, i dirigenti di Rfi e Trenitalia, anche con coloro che quella stazione l’hanno progettata e costruita. Ma che sbadati: il percorso per ipovedenti finisce contro un cestino dei rifiuti.
A denunciarlo è Enrico Calvi, titolare del ristorante “Salvo Cacciatori”, membro della giunta della Confcommercio provinciale di Imperia. “Attendere più di 10 anni per vedere finita un’opera con così tanta approssimazione e mancanza di amore verso il bello e funzionale è disarmante. L’unico credo ad aver accomunato classe dirigente, progettisti, committenti e ditte esecutrici è “il me ne fotto” – scrive in un post – Determinate carenze e brutture non sono sicuramente imputabili a mancanze di fondi chiaramente impiegati in larga misura”. Enrico Calvi, uomo attento all’immagine del territorio lancia un appello che vuole così muovere le coscienze: “Non possiamo più prendercela con le violenze fatte al territorio negli anni 60/70. Siamo ufficialmente parte in causa”.
Quella del percorso per ipovedenti è una delle lacune che vanno ad aggiungersi ad altre segnalate dai pendolari come quella degli ascensori che non funzionano o delle scale mobili che invece funzionano 24 ore su 24 e sprecano tanta energia. “Porteremo anche questo problema al tavolo in Regione e con Trenitalia nei prossimi incontri già fissati per l’11 e il 23 gennaio”, dice Sebastiano Lopes, portavoce del Comitato Utenti Trenitalia del Ponente.