In marcia da Ventimiglia a Roma contro la disoccupazione: è iniziato il cammino della speranza di Graziano Marcelli

Per raccogliere firme, Marcelli ha iniziato la sua marcia, pubblicizzandola su una pagina Facebook creata ad hoc
Ventimiglia. E’ partito da Grimaldi, frazione della città di confine, per raggiungere il Quirinale, a piedi, percorrendo i circa 700 chilometri di Aurelia per raggiungere il suo obiettivo: sensibilizzare il presidente della Repubblica sul tema del lavoro, diritto e dovere di ogni cittadino italiano come sancito dall’articolo 3 della costituzione. Graziano Marcelli, disoccupato di Fiumicino, ha lanciato una petizione popolare online per chiedere un sussidio per disoccupati e inoccupati.
“Al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella”, si legge nel testo della petizione, “Noi sottoscritti cittadine e cittadini Italiani premesso che: senza lavoro si limita di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impedendo il pieno sviluppo della persona umana. Chiediamo: Tre (3) proposte lavorative di Stato, in base alle capacità fisiche del disoccupato. Un sussidio mensile di Stato, che proporzionalmente diminuisca del 33%, in base alle risposte negative del disoccupato alle proposte lavorative offerte. Sussidio che decada definitivamente alla terza risposta negativa, del disoccupato, alle proposte offerte dallo Stato”.
Per raccogliere firme, Marcelli ha iniziato la sua marcia, pubblicizzandola su una pagina Facebook creata ad hoc: “A piedi per una firma”.
Il viaggio di Graziano Marcelli è iniziato lo scorso 22 gennaio e terminerà, secondo il programma stilato, il 20 febbraio. Quel giorno, il disoccupato 50enne consegnerà al presidente Mattarella le firme raccolte con la sua petizione che, ad oggi, sono quasi 800. Dopo aver lavorato in un’agenzia di spedizioni, l’uomo è rimasto disoccupato e non ha già trovato lavoro. Come lui tanti italiani, molti dei quali, purtroppo, sono balzati agli onori della cronaca per essersi tolti la vita. Ma Graziano non ci ha pensato nemmeno un attimo: ha messo la sua idea nello zaino e, grazie a fondi raccolti tra amici e parenti che lo hanno sostenuto, si è messo in marcia per far sentire la sua voce e quella di chi come lui, raggiunti i cinquant’anni, si è trovato senza un lavoro e dunque senza nessuna possibilità di sostentamento.
Per firmare la petizione: https://firmiamo.it/sensibilizzazione-al-sussidio-ai-disoccupati-e-inoccupati