Imperia, il dottor Alfonso Pellitteri fa chiarezza sul caso dell’impiegato comunale invalido

5 gennaio 2017 | 21:59
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Imperia, il dottor Alfonso Pellitteri fa chiarezza sul caso dell’impiegato comunale invalido

“Il medico del lavoro può solo scrivere che il lavoratore non è idoneo alla mansione specifica. Il Comune ha cercato di agevolare Carli”

Imperia. A fare chiarezza sul caso di Alberto Carli, dipendente comunale dichiarato invalido al 100% che ha chiesto, senza averlo ancora ottenuto, il prepensionamento, è il dottor Alfonso Pellitteri, specialista in medicina del lavoro incaricato dall’ente di redigere una relazione su Carli.

“Non l’ho nemmeno toccato”, spiega il professionista, “Perché una visita era inutile visto la relazione degli invalidi civili in cui Carli risultava invalido al 100% per una patologia tra l’altro molto pesante. A quel punto gli ho detto che non potevo far altro che prenderne atto”. E così ha fatto. Dopodiché, così come richiesto dal suo ruolo di specialista in medicina del lavoro, il dottor Pellitteri ha espresso il suo giudizio sulla idoneità alla mansione specifica, dichiarando il paziente “non idoneo permanentemente alla mansione di impiegato terminalista”.

A quel punto il datore di lavoro, in questo caso un ente pubblico, ha due strade da intraprendere: “Riunire una commissione, formata dal datore di lavoro, nel caso specifico dalla dirigente dottoressa Anfossi o il segretario comunale o chi il sindaco ha delegato alla mansione”, spiega Pellitteri, “Il medico competente e il responsabile della sicurezza per stabilire se il dipendente, sulla base delle indicazioni che daranno il responsabile della sicurezza e il medico, si possa ricollocare in un’altra mansione. Se non lo si può ricollocare, la legge dice che si interrompe il rapporto di lavoro”.

Visto che Alberto Carli non può essere ricollocato, avrebbe così rischiato di rimanere con la sola pensione di invalidità che si aggira intorno ai 300,00 euro. Allora il Comune ha agito in un altro modo: si è basato sulla relazione medica firmata da Pellitteri e ha inviato una lettera alla commissione genovese che si occupa di dichiarare inabile a ogni lavoro proficuo il dipendente: in questo caso, quando la commissione accoglierà la pratica, il dipendente avrà diritto ad una pensione quasi intera indipendentemente dagli anni di servizio svolti.

“Io non ho visto né parlato con il dottor Croce, come invece sembra dichiarare Alberto Carli”, specifica in conclusione il medico, “Quindi non so cosa il dirigente gli abbia detto. Ma posso dire che il comune si sta comportando in modo giusto per cercare di aiutare il suo dipendente”.