Il giallo Comessatti al bivio: archiviazione o prosecuzione indagini, il gip si riserva di decidere
Le due figlie Nada e Lara si sono appoggiate all’associazione “Penelope” dell’avvocato Eva Rocca
San Bartolomeo al Mare. Per il caso di Marisa Comessatti, 64 anni la donna scomparsa da Laigueglia il 21 febbraio 2014, vista l’ultima volta a San Bartolomeo al mare, ora c’è una decisione che deve prendere il gip Francesco Meloni: archiviare oppure far proseguire le indagini ora nelle mani del pm Giovanni Battista Ferro. Questa mattina in tribunale a Savona l’avvocato dell’associazione “Penelope” Eva Rocca ha ricostruito le tappe della vicenda. Ora si è attesa di conoscere che cosa deciderà il giudice che non ha sciolto le riserve.
Dal 2014, di fatto, non vi è nessuna notizia certa sul destino di Marisa Comessatti, mamma di Nada e Lara. Le figlie hanno continuato a cercarla mantenendo vive le speranze anche attraverso i canali social e l’associazione “Penelope Liguria” che affianca le famiglie e gli amici delle persone scomparse ed è presieduta dall’avvocato Eva Rocca. E questa mattina Lara era in tribunale.
La donna scomparsa da Laigueglia era stata avvistata poi l’ultima volta a San Bartolomeo al Mare. “Nostra mamma è sparita – dicono Lara e Nada Dalla Corte – non smettiamo di cercarla e la pagina di Penelope potrebbe rappresentare un buon strumento per cercare di raccogliere elementi utili per ritrovarla”.
Ma ci sono anche i casi dell’infermiere Luca Salvatico, del carabiniere di Magliolo Luca Catania che alimentano ancora tanti dubbi ancora tutti da sciogliere, così come quello di Domenico Carenzo, il pensionato misteriosamente scomparso dalle alture di Imperia il 5 luglio dell’anno scorso di cui non si hanno più notizie.