Donne di valore, Sarah Pissarello (CNA): “Abbiate il coraggio di mettervi in gioco e fate sistema”

3 gennaio 2017 | 09:25
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Donne di valore, Sarah Pissarello (CNA): “Abbiate il coraggio di mettervi in gioco e fate sistema”

Ancora oggi nel mondo imprenditoriale e del libero professionismo c’è una forte carenza di figure femminile

Imperia. “Donne, abbiate il coraggio di mettervi in gioco e fate sistema”. A lanciare l’appello è Sarah Pissarello, direttore amministrativo dell’importante azienda locale Caffeteca nonché presidente provinciale, regionale e vice presidente nazionale di CNA Impresa Donna.

“Ancora oggi le donne difficilmente scendono in campo autoescludendosi dalla vita imprenditoriale e del libero professionismo – spiega Pissarello –. Basti pensare che in CNA Imperia su 1500 associati solo 300 (circa) sono donne. C’è una forte carenza di quelle figure che per predisposizione naturale, quindi per capacità organizzative, attitudine intuitiva, sensibilità pratica, emotiva e soprattutto per caratteristiche personali quali tenacia, astuzia, pignoleria, rappresentano un valore sociale e economico determinante se non, di fatto, di successo”, E questo nonostante il progressivo superamento di quella barriera invisibile di tipo sociale, culturale e psicologico nota come “soffitto di cristallo”, che per lungo tempo si è frapposta come ostacolo insormontabile al conseguimento della parità dei diritti e alla concreta possibilità di fare carriera per le donne.

Io vorrei tanto – prosegue la rappresentante di CNA Impresa donna – che le fila in rosa del mondo imprenditoriale e del libero professionismo nel nostro territorio fossero molto più ampie. Le donne forse non lo sanno, ma più siamo più riusciremo ad avere voce in capitolo sulle questioni di rilievo. Attualmente io lavoro in un team composto prettamente da uomini, sono la sola donna imprenditrice fra i dirigenti dell’associazione. Affermo questo, pur consapevole che è sbagliato porre l’accento sul genere. Non bisognerebbe parlare di donne e di uomini, tanto è vero che non mi sento la rappresentante femminile di un’associazione di categoria, ma la rappresentante degli artigiani e della piccola e media impresa. Certo, non si può negare che le differenze di genere esistano ma è altrettanto innegabile che all’interno di un’azienda o di un’organizzazione sia le donne sia gli uomini devono contare unicamente per il proprio ruolo professionale e indipendentemente dall’indossare una gonna o una cravatta”.

E del resto e molto spesso, all’interno di un’impresa, a qualunque settore essa appartenga, sono proprio le donne a raggiungere gli obiettivi più alti. Lo testimonia il curriculum stesso di Sarah Pissarello e tutte quelle iniziative da lei intraprese che hanno fatto epoca. Come ad esempio il progetto di analisi e di proposta sui rapporti intercorrenti tra le banche e le imprese a guida femminile di cui si è occupata qualche anno fa. “Un progetto – ricorda – che ha dato molte soddisfazioni e che ha avuto una forte cassa di risonanza tanto da attirare l’interesse della Banca d’Italia che a sua volta ha promosso un’indagine presso tutti gli istituti di credito. Tra le ultime iniziative portate a termine, invece, è opportuno citare l’approvazione all’interno della legge di Bilancio 2017 di un’attesa misura per la lavoratrice autonoma vittima di violenza di genere. L’emendamento riconosce infatti il diritto all’astensione dal lavoro nella massima di tre mesi con diritto a percepire un’indennità giornaliera dell’80 per cento del salario minimo”.

La misura approvata dalla Commissione Bilancio della Camera che riconosce il diritto al congedo dal lavoro, oltre che alle lavoratrici dipendenti, anche alle lavoratrici autonome, rappresenta una grande conquista per il mondo imprenditoriale e del libero professionismo femminile. Un notevole traguardo raggiunto grazie all’impegno e alla dedizione di CNA Impresa Donna e alla capacità delle sue associate di fare sistema. “La collaborazione insieme all’associazionismo – illustra infatti Pissarello – sono il primo strumento attraverso il quale una realtà può trarre un vantaggio competitivo. L’unione, è risaputo, fa la forza, permette di creare una vasta rete capace di rendere più incisivi sul mercato. In questo gli uomini sono molto bravi, le donne meno, in quanto tendono a non fare sistema. Il mio invito è dunque che le donne trovino anzitutto  il coraggio di mettersi in gioco e poi imparino a instaurare rapporti sinergici, i soli produttivi. A riguardo io sono stata molto fortunata, ho incontrato sul mio percorso professionale un’altra donna che come me crede nel successo derivato dalla comunità di intenti. È la direttrice di CNA Sanremo, Sonia Carolì, con la quale oggi condivido anche la filosofia per la quale noi non ci sentiamo donne determinate nel ruolo una di presidente e l’altra di direttrice, ma donne nel senso più neutro del termine”.

Intervista realizzata in collaborazione a DCT (Dianoia Consulting Team) per #RealTimeBusiness, la rubrica dedicata al mondo imprenditoriale e del libero professionismo. Per domande o informazioni scrivi a rubricartb@gmail.com; oppure segui le discussioni sul gruppo facebook #Real Time Business: un team di esperti ti aiuterà a risolvere i problemi della tua impresa.