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Dissequestrato l’Oasi Park di Diano Marina, l’area potrà essere utilizzata solo al rimessaggio camper

19 gennaio 2017 | 19:46
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Dissequestrato l’Oasi Park di Diano Marina, l’area potrà essere utilizzata solo al rimessaggio camper

Il blirz di settembre aveva suscitato animate proteste da parte dei turisti costretti a migrare in altri campeggi

Diano Marina. E’ stato dissequestrato dal Tribunale di Imperia due giorni fa, con parere favorevole della Procura della Repubblica l’Oasi Park di Diano Marina dopo il clamoroso blitz del 15 settembre quando nove agenti della polizia municipale, coordinati dal vicecomandante Franco Mistretta, su ordine del sostituto procuratore della Repubblica di Imperia Alessandro Bogliolo, avevano sgomberato le piazzole occupate da camper e caravan.

Il tribunale ha disposto che l’area potrà essere solo utilizzata come rimessaggio dei mezzi e non come attività turistico-ricettiva.  A metà settembre dello scorso anno almeno 300 turisti erano stati costretti a sgomberare non senza polemiche e migrare in altri campeggi della Riviera.  Un provvedimento che faceva seguito ad un’ordinanza di inizio mese che portava la firma del sindaco Giacomo Chiappori che imponeva “l’immediata cessazione dell’attività di campeggio o qualsivoglia attività ricettiva all’aria aperta per le precarie condizioni igienico sanitarie che possono essere pregiudizio della salute pubblica”. Ma era stata emessa anche una seconda ordinanza perché il numero massimo dei mezzi che potevano essere ospitati era di 250 unità quando la polmunicipale ne aveva contati almeno 600. Contro le due ordinanze erano stati presentati ricorsi al Tar, ma entrambi erano stati respinti.

L’Asl 1 Imperiese, durante un sopralluogo, inoltre, aveva riscontrato diverse irregolarità e anomalie. In particolare “le precarie condizioni igienico sanitarie e di pulizia rilevate in alcuni blocchi di servizi igienici, visto il regolamento dell’area di sosta Camper Oasi Park, dal quale si evince l’impossibilita del gestore di vigilare sulla corretta osservanza dello stesso, si ritiene che tale situazione, dal punto di vista igienico-sanitario, può essere di pregiudizio per la salute pubblica, per tanto si propone l’emissione di ordinanza sindacale ai sensi dell’ ART. 40 Regio decreto 27 Luglio 1934, n. 1265 nei confronti del legale rappresentante della società Diana SRL e gestore dell’area di rimessa veicoli, finalizzata all’immediata cessazione dell’attività di campeggio o qualsivoglia attività ricettiva all’aria aperta”.