Codice etico, Salvatore: “Nessuna novità: le regole sono quelle di sempre. Paita? Con noi incandidabile comunque”

4 gennaio 2017 | 15:50
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Codice etico, Salvatore: “Nessuna novità: le regole sono quelle di sempre. Paita? Con noi incandidabile comunque”

“Il nuovo codice etico non è altro che una sintesi, messa nero su bianco, di norme che il M5S, a differenza di tutti gli altri, applica e rispetta da anni”

Liguria. “Il nuovo codice etico? Tanto rumore per nulla. I vecchi partiti criticano il MoVimento 5 Stelle per ciò che loro non hanno il coraggio di fare: darsi delle regole chiare, trasparenti, nel rispetto dei propri principi e dei propri elettori.

Non c’è nessuna “svolta garantista”, nessun colpo di spugna. Il nuovo codice etico non è altro che una sintesi, messa nero su bianco, di norme che il M5S, a differenza di tutti gli altri, applica e rispetta da anni. Se applicassimo il codice etico del M5S ai partiti che oggi ci criticano probabilmente resterebbero solo le sedie!

Tra le uscite più svirgolate, una in particolare ci tocca da vicino qui in Liguria: quella di Raffaella Paita. Invito la capogruppo Pd a leggersi meglio (ammesso che l’abbia mai fatto) il nostro codice di comportamento. Potrebbe scoprire, ad esempio, che lei stessa, alle regionali 2015, per il MoVimento 5 Stelle era assolutamente incandidabile, a causa del procedimento penale che la vedeva coinvolta anche a livello politico ed etico.

L’allora assessora alla Protezione civile, Paita, nonostante fosse già a conoscenza della disastrosa alluvione caduta su Genova, era rimasta in quelle ore lontana, nel Ponente Ligure, a far campagna elettorale anziché precipitarsi nel capoluogo ligure per gestire l’emergenza e manifestare immediatamente la sua presenza e solidarietà alla popolazione colpita. Al di là della condanna per omicidio colposo e disastro colposo, che poi non è arrivata, l’assessora doveva dimettersi subito per senso di responsabilità, se non altro. E senza dubbio non doveva candidarsi affatto alla carica di Presidente di Regione.

Come diceva Paolo Borsellino, i partiti devono fare pulizia al loro interno prima che arrivi la Magistratura, per essere un esempio e un modello di irreprensibilità per tutta la cittadinanza.

Questa è la differenza tra chi mette nero su bianco regole chiare e trasparenti per far partecipare tutto l’elettorato alle proprie decisioni, facendo pulizia al proprio interno quando necessario, come fa il MoVimento 5 Stelle; e chi invece abbaia alla luna” – afferma Alice Salvatore, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria.