Bordighera, novantuno anni fa moriva la Regina d’Italia, Margherita di Savoia
Le onoranze funebri di si svolsero in piazza De Amicis di fronte alle autorità e a migliaia di persone. Il video
Bordighera. Era il 4 gennaio del 1926 e nella prestigiosa residenza sulla via Romana moriva la Regina d’Italia, Margherita di Savoia. Le onoranze funebri di si svolsero in piazza De Amicis, di fronte alle autorità e a migliaia di persone. Figlia di Ferdinando di Savoia, duca di Genova, e di Maria Elisabetta di Sassonia, sposa di Umberto I figlio di Vittorio Emanuele II, era amata e celebrata in ogni circostanza dal suo popolo. E così fu anche in tale triste occasione quando, al passaggio del corteo, uscendo dalla Cappella reale della Villa a lei intitolata, i bordigotti lanciarono dai tetti e dalle terrazze centinaia di fiori.
Margherita di Savoia si recò nella città delle palme per la prima volta nel settembre del 1879. Gravemente scossa dall’attentato contro Umberto, avvenuto a Napoli nel 1878, la regina trovò qui il luogo ideale per ritemprare la sua salute. Al suo arrivo, dopo aver preso alloggio nella Villa Bischoffsheim, poi chiamata Villa Etelinda, vi furono grandi festeggiamenti. Le cronache dell’epoca raccontano che era solita passeggiare sorridente in mezzo ai suoi sudditi, i quali l’ammiravano stupiti e sospiranti, e invitare nella sua villa le autorità e i cittadini più eminenti.
A Villa Margherita trascorreva il suo tempo collezionando fiori e in compagnia della dama di corte, la contessa Maria Cristina Pes dei Marchesi di Villamarina, nonché di cavalieri e gentiluomini. A Bordighera si recava usualmente ai primi di maggio restandovi quasi sino a dicembre. Dal 1916 venne ogni anno passandovi tutto il periodo della guerra. Era anche sua abitudine presenziare alle cerimonie istituzionali che avevano luogo nelle località circostanti come Seborga, Borghetto San Nicolò, Sasso, San Biagio, Ospedaletti, Sanremo.
Immagine dell’Italia regale, Margherita è ancor oggi una delle personalità simbolo della città di Bordighera. In prossimità della chiesa di Sant’Ampelio le fu anche eretto un monumento alla memoria.