Bordighera, durissimo attacco del sindaco Pallanca a Paita e Barbagallo: “Prima smantellano l’ospedale e poi si ergono a suoi paladini: vergogna”
Il sindaco si scalda in consiglio comunale: “Dieci anni di disastrosa gestione della sanità pubblica da parte del centro sinistra”
Bordighera. “Oggi Paita e Barbagallo si ergono a paladini dell’ospedale Saint Charles quando, ai tempi della giunta Burlando, erano seduti a quel tavolo in cui hanno deciso di distruggerlo e hanno detto sì. Dico solo una parola: vergogna. Si devono vergognare”. Lo ha dichiarato il sindaco Giacomo Pallanca a margine della discussione sulla privatizzazione dell’ospedale di Bordighera affrontata in consiglio comunale.
Due le interpellanze urgenti in merito al Saint Charles firmate dal consigliere comunale di opposizione David Marani (M5S) e dal gruppo consigliare di minoranza “Bordighera in Comune” di cui fanno parte Mara Lorenzi e Luca De Vincenzi.
Marani ha chiesto alla giunta Pallanca di dire no alla delibera regionale che chiede la privatizzazione dell’ospedale bordigotto: “Abbiamo una sanità che non funziona bene, ma che comunque c’è ed è una presenza che si sente”, ha dichiarato il grillino, “Questa partita a poker senza vedere le carte è veramente pericolosa per i cittadini. Bordighera senza ospedale o con ospedale mal funzionante non può essere un polo turistico. Chiedo all’amministrazione di fermare questo progetto, di non dismettere l’ospedale di Bordighera, di andare contro quello che chiede la Regione (privatizzazione del Saint Charles, n.d.a)“.
Una risposta lunga e articolata, quella di Pallanca al consigliere. Il sindaco ha ricordato come già l’idea di una privatizzazione dell’ospedale di Bordighera fosse stata prevista nelle linee programmatiche del suo mandato: “Avevamo già idee chiare allora”, ha dichiarato Pallanca, “Dopo dieci anni di amministrazione di centro sinistra (2005-2015) l’ospedale è diventato quello che oggi è: dal 2011 c’è stato un progressivo smantellamento del Saint Charles. La giunta Burlando non ha mai tagliato un centesimo all’ASL 5, c’è stata invece una politica precisa sull’ASL 1, che ha portato a potenziare, se così vogliamo dire, l’ospedale di Sanremo e Imperia che sono rispettivamente a 6 e 50 chilometri da noi. Oggi un paziente in codice giallo viene trasportato dalle ambulanze direttamente a Sanremo questo perché, quando avrebbero potuto concedere una deroga al fatto che il nostro comprensorio ha 60mila utenti e non 80mila (come previsto dalla normativa per avere ospedale con pronto soccorso, n.d.a.), non hanno voluto farla pur sapendo che per l’orografia del nostro territorio poteva essere concessa”.
“Per noi è importante che l’ospedale non resti così come è adesso”, ha dichiarato sempre il sindaco, “A cosa ha portato questa situazione? Quando l’ASL indice i bandi per assumere medici, questi a Bordighera non ci vogliono venire. Perché questo è un nosocomio e non un ospedale”.
Nella sua invettiva Pallanca si è scagliato direttamente anche contro l’ex assessore regionale alla Sanità Montaldo: “Siamo tutti d’accordo sull’ospedale unico di Arma di Taggia, ma non lo vedremo mai. Con i nostri 200milioni potevano anche farlo l’ospedale, ma hanno usato i nostri soldi per tappare i buchi di Genova e La Spezia. Montaldo mi ha preso in giro per tre anni, comportandosi in modo irrispettoso e trattandomi come un beone. Quando gli ho chiesto come avremmo fatto a raggiungere l’ospedale di Taggia avendo solo una strada, mi ha risposto di usare il treno”.
“Sono d’accordo sui dieci anni di gestione disastrosa della sinistra sulla sanità”, ha ribattuto Marani, “Però la delibera regionale è una delibera trappola: difficilmente un privato terrà aperto tutti i reparti. Io chiedo di fermare la privatizzazione dell’ospedale”. E Pallanca, risoluto: “E io le ho detto di no”.
Critiche alla scelta della giunta Toti di privatizzare il 15% della sanità ligure sono giunte anche dal consigliere Mara Lorenzi:“Non abbiamo visto da parte della giunta Toti un piano di nessun tipo. Ha mandato fuori un libro bianco un anno fa, formato dalle statistiche dell’ASL. Di solito è seguito da un libro verde dove si fanno ipotesi di lavoro. Invece queste ipotesi non ci sono. Perché si pensa che solo i privati possano risolvere il problema degli ospedali se in fondo dipende dall’amministrazione regionale decidere cosa fare? Perché non si possono assumere la loro responsabilità in materia di sanità?”.
D’accordo con la visione di Pallanca anche il consigliere di opposizione Massimo Fonti che, al termine del consiglio comunale ha dichiarato ai giornalisti: “Condivido in pieno la decisione del sindaco di andare verso il privato: è l’unica possibilità che Bordighera ha per salvare il Saint Charles e tornare a farlo funzionare, dotandolo di un pronto soccorso e di quei reparti indispensabili affinché possa continuare a definirsi ospedale”.