Befana al “rogo” a Vallebona, grande attesa per il rito che si tramanda ormai da decenni
Come ogni anno la vecchia signora verrà bruciata a mezzanotte “au fòegu du bambin” per salutare le festività
Vallebona. “La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, con le toppe alla sottana, viva viva la Befana!”. Oggi si festeggia l’Epifania in tutta la penisola italiana e anche a Vallebona, un paese dell’entroterra di Bordighera, si celebrerà l’Epifania del Signore con la Santa Messa Solenne e il Bacio del bambino, alle ore 11.15, mentre nel pomeriggio ‘la befanina’ porterà tanti doni, giochi e la merenda ai bambini che l’aspetteranno in piazza. Infine a mezzanotte verrà bruciata la befana “au foegu”, in uno scenario scintillante e scoppiettante, come augurio per il nuovo anno e per salutare le feste.
E’ un rito che si tramanda ormai da decenni, un vero e proprio tuffo nella tradizione, che raccoglie persone da tutte le vallate vicine, le quali bevono e mangiano aspettando la befana davanti al falò natalizio (U fòegu du Bambin) nella piazza del centro storico. L’idea nacque per caso alla fine degli anni Sessanta quando la sera del 5 gennaio dei volenterosi si impegnarono a costruire una vera e propria befana mettendo insieme tavole di legno, vecchi abiti, vecchi oggetti e gli immancabili petardi, dando così vita ad una piccola opera d’arte, che durante la serata dell’Epifania, si portava in giro per le vie del paese in trionfo come una regina, accompagnata dalla ‘bandina’. Al momento giusto veniva gettata nel fuoco, davanti a una folla ansiosa di vederla bruciare perché, secondo la credenza, il rogo purificava simbolicamente quanto di malefico essa può aver compiuto ed i petardi ne rafforzavano il significato.
Così nacque l’usanza che ancora oggi viene seguita. Chi non avesse ancora avuto l’occasione è invitato a partecipare alla serata che si concluderà con lo scoppiare dei petardi che faranno gran botti e fontane di fuochi d’artificio che illumineranno la piazza creando un’atmosfera di festa. Alla fine verrà spento il tradizionale “foegu du Bambin”, acceso durante la vigilia di Natale, dandosi appuntamento all’anno prossimo.