Ventimiglia, preghiera interreligiosa sul sagrato della chiesa di Sant’Antonio. Il vescovo: “Emergenza diventata ordinarietà”

16 dicembre 2016 | 22:21
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Ventimiglia, preghiera interreligiosa sul sagrato della chiesa di Sant’Antonio. Il vescovo: “Emergenza diventata ordinarietà”

Per il terzo anno consecutivo, l’appuntamento anticipa l’inizio della Novena di Natale

Ventimiglia. Per il terzo anno consecutivo celebrata nella città di confine la preghiera interreligiosa per “l’ambiente, la pace e le vittime delle migrazioni”.
Sul sagrato della chiesa di Sant’Antonio in via Tenda si sono date appuntamento le comunità cattolica, musulmana, anglicana e ortodossa con una sessantina di fedeli.

“Nel 2014 ci siamo trovati sulla spiaggia ed abbiamo accolto la croce di Lampedusa segno e memoria di tanti profughi morti in mare”, ha dichiarato nel suo saluto il vescovo della diocesi di Ventimiglia – Sanremo monsignor Antonio Suetta, “Lo scorso anno sul piazzale della stazione ferroviaria: frontiera ai sogni ed alle speranze di tanti giovani migranti. Questa sera siamo sul sagrato della chiesa di Sant’Antonio, confine per le aspettative di uomini e donne in fuga da miserie, sopraffazioni, ingiustizie, guerre e disastri ambientali. L’emergenza è diventata l’ordinarietà della nostra vita quotidiana e corriamo il rischio di abituarci a convivere con essa come consueta situazione di disagio. Ne subiamo più o meno gli effetti senza voler ricercare ed eliminare le cause”.

Preghiere, salmi e versetti del corano recitati dai rappresentanti delle diverse comunità: il reverendo David Hart (chiesa anglicana) ha letto un brano di Matteo in inglese, Taki Hassan (centro culturale fratellanza di Ventimiglia) ha invece tradotto in italiano alcuni versetti del corano. Sono seguiti gli interventi di Abu Bakr Moretta (comunità religiosa islamica italiana) e di padre Claudiu Mihai (chiesa ortodossa rumena).

Al termine della preghiera, scortati dalle forze dell’ordine, i fedeli si sono incamminati per raggiungere la cattedrale di Ventimiglia Alta e dare inizio alla Novena di Natale.