Tumau, ‘In morte di Nisio Moraglia’

2 dicembre 2016 | 10:59
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Tumau, ‘In morte di Nisio Moraglia’

Ci mancherà tanto non potergli più dire con simpatia ” Nii, ti pigli in gotu?”

Bajardo. Se a Bajardo lo aveste chiamato con il nome che risultava all’anagrafe, Dionigio, nessuno ne avrebbe saputo nulla, ma se invece voi aveste chiesto di Nisio, nome con cui tutti in paese lo conoscevano fin da ragazzino, vi avrebbero raccontato un aneddoto, un favore ricevuto, una disponibilità a qualsiasi ora, come pure un ritardo infinito, una rassegnata lamentela ma mai con astio, sempre con tenerezza. Perché Nisio a Bajardo non era l’operaio comunale, lui era tutto, davvero tutto. Ad ogni richiesta, anche le più strampalate, pensava ad una soluzione. Nisio era, come nel Barbiere di Siviglia “Il Figaro” da tutti ricercato, preteso ed anche molto atteso; come in Pulp Fiction era “Mister Wolf”: risolveva problemi. Perlomeno ci provava.

Una vita, la sua, piena di sgambetti del destino, dalle tragedie in tenera età, alle difficoltà per trovare un posto nel mondo, un futuro. Una strada sempre in salita, mai affrontata con asprezza, mai con rabbia, mai, soprattutto, con invidia o gelosia verso chi ha avuto invece tanto.

Ecco Nisio chi era. Un tipo colorito che quando gli chiedevi una cosa, qualsiasi cosa, era pronto a dirti di si. A volte era un si senza scadenza, mai un no altezzoso o superbo. Era una persona che non ha mai restituito le cattiverie che gli ha fatto la vita ed anche qualche umano. Nelle mani callose, nel viso scavato da “italiano triste” faceva a prima vista anche un certo timore. Dopo 10 minuti di chiacchiere svelava un’anima in cerca di carezze, come tutti noi, ma in lui così evidente. Chi ha potuto vedere come quella sua cagnolina lo guardava e come veniva guardata può dire di aver visto l’amore in forma distillata. L’ha chiamata Isi. Forse perché desiderava, almeno per lei, un po’ di “facilità” nel vivere.

Se in questi giorni andrete a Bajardo, provate a chiedere di lui, al suo nome scatterà un silenzio tenero, caldo. Non stupitevi se scorgerete un singhiozzo di malinconia. Ma lei lo conosceva Nisio? Vedrete immediato un sorriso dolente e mesto nel vostro interlocutore. E tutti ripeteranno quel nome, quasi sussurrato, di chi parla di una persona cara perduta.

Ecco chi era Nisio: un uomo che tutti conosceva e che tutti conoscevano. Spandendo così tanta tenerezza intorno a sé che chiunque vi dirà le stesse cose che leggete adesso. Ha passato la vita in punta di piedi come temesse farsi notare. Lasciando orme profonde nelle anime di tutti. Una storia di una persona come tante, si dice. Ma un uomo che fa scattare un sorriso in un intera comunità, al solo pronunciare il suo nome, vuol dire che ha seminato molto. E’ morto a 54 anni e non saprà mai quanto simpatia, amore e solidarietà ha profuso e ricevuto nella vita. Tutti noi sì.

Ci mancherà in modo struggente il suono del suo saluto, per ognuno di noi diverso. Ci mancherà tanto non potergli più dire con simpatia “Nii, ti pigli in gotu?”

Tumau

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