Terrier, bassotti, levrieri: storia della classificazione delle razze canine
Il cane è un oggetto o un compagno di vita? Le caratteristiche della razza servono a dare un’indicazione di ciò che è il potenziale dell’amico a 4 zampe?
Parliamo della storia delle diverse classificazioni di razza, dall’antichità fino ai moderni stardard attuali che definiscono ogni cane nelle sue caratteristiche psico-fisiche.
Le prime testimonianze scritte le troviamo nell’antica Grecia, con Aristotele (e altri), dove si classificavano i cani in base alla provenienza geografica.
Anche nell’antica Roma si possono trovare classificazioni scritte grazie a Virgilio (e altri), dove si suddividevano le razze in base alle attitudini al lavoro:
Venatici (cani da caccia)
Sagaces (cani da fiuto della traccia)
Celeres (cani da inseguimento della preda)
Pugnaces (cani da attacco della preda)
Pastorales (cani da pastore)
Villatici (cani da guardia)
Nei diversi secoli successivi arriviamo al Medioevo dove Legrand classifica mastini, levrieri, segugi e cani da cerca.
Nel Rinascimento si distinguono diverse razze impiegate nella caccia, durante il 1700 vengono suddivisi i cani in base al portamento delle orecchie (Buffon), in base alle caratteristiche ossee del cranio (Cuvier) per arrivare a Hamilton Smith che distingue sei categorie: levrieri, mastini, segugi, cani da caccia, meticci e cani normali.
Nel 1800 si evolvono i criteri per la suddivisione delle razze: Cornevin ad esempio, adotta la classificazione in base alle proporzioni corporee, del portamento delle orecchie, della taglia e delle caratteristiche del pelo. Si presentano tre gruppi: i dolicomorfi (con il corpo “stirato e allungato”), i brachimorfi (con il corpo “corto o contratto”) e i mesomorfi (con il corpo di “tipo medio tra i due precedenti”). A questi si aggiungono glianacolimorfi come i bassotti (con il corpo con arti sproporzionati rispetto al tronco).
Prendendo spunto da Buffon e la classificazione in base al portamento delle orecchie, si creano altre categorie in base al pelo e al mantello (pelo corto e raso, lungo e morbido o duro) e in base alla taglia (giganti, medi e nani).
Baron, in Francia, propone la classificazione in base al formato, al profilo e linee di nota. Lo studio volumetrico del formato riconosce tre tipi: maggiore oipermetrico, medio oeumetricoe minore oipometrico. Dal punto di vista anamorfico distingue:i longilinei o alti da terra (altezza al garrese maggiore della lunghezza corporea), i mediolinei (altezza uguale alla lunghezza) e i brevilinei (altezza minore della lunghezza), con ulteriori suddivisioni intermedie (sublongilinei, sub-brevilinei, ultra longilinei, ultrabrevilinei, etc.).
Nel 1965 Pincemin stilò una classificazione tenendo conto dei canoni introdotti da Dechambre: la sagoma di testa ed estremità, proporzioni, peso, taglia e pelo.
I cani vengono quindi suddivisi in rettilinei (linea frontale e facciale parallele con stop marcato), convessilinei (stop rilevato, fronte convessa e punta del naso abbassata), concavilinei (stop molto marcato e faccia più o meno compressa).
Si riconoscono in base alle proporzioni corporee i longilinei, i brevilinei e i mediolinei. Le variazioni del pelo costituiscono i tipi a pelo raso, a pelo lungo, arricciato, abbioccolato od ondulato, a pelo duro.
Nel 1896 Megnin riesamina e perfeziona la classificazione redatta da Cuvier e suddivide le razze in quattro gruppi morfologici: lupoidi, braccoidi, molossoidi e graioidi.
Per ogni gruppo considera cinque fasce di taglia:grande (>65cm), media (tra 65cm e 40 cm), piccola (tra 40cm e 20cm), nana (<20cm) e bassotta. Megnin distingue inoltre tre gruppi in base all’utilizzo del cane: cani da guardia, difesa ed utilità; cani da caccia, comprendenti terriers, segugi, cani da ferma, spaniels e retrievers; cani da compagnia.
Alla fine del 1800 inizio ‘900 gli enti cinofili iniziano ad adottare una classificazione in base alla destinazione “d’uso” o utilitaristica delle varie razze, integrata dove necessario da raggruppamenti per tipologie strutturali o in base all’origine.
In quel periodo infatti cominciarono le prime esposizioni di bellezza, le manifestazioni in cui gli allevatori presentano i soggetti “migliori” per portare avanti una determinata razza.
Così si iniziarono a scrivere gli Standard di razza, i quali riportano le caratteristiche principali e distintive della razza: le caratteristiche fisiche nel dettaglio, eventualmente anche il tipo di movimento e andatura adottati, le variazioni ammesse come ad esempio i colori del pelo o l’altezza al garrese minima e massima, i tratti caratteriali e comportamentali, lo scopo originario o le attività per le quali la razza è stata selezionata.
I primi club a muoversi in questa direzione sono il Kennel Club Inglese (K.C.) e il Kennel Club Americano (A.K.C.). In Francia abbiamo la F.C.I. (Federation Cynologique International) e in Italia abbiamo l’E.N.C.I. (Ente Nazionale Cinofilia Italiana).
Questi club e organizzazioni si occupano di tenere aggiornati i registri delle razze definite “pure”.
Riporto ora la classificazione in uso da parte della FCI (riferimento per l’Europa):
1° Gruppo: Cani da Pastore e Bovari (esclusi Bovari svizzeri):
Sez.1 Cani da Pastore
Sez.2 Bovari
2° Gruppo: Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi e Bovari svizzeri
Sez.1 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer
Sez.2 Molossoidi
Sez.3 Bovari svizzeri
Sez.4 Altre razze
3° Gruppo: Terrier
Sez.1 Terrier di taglia grande e media
Sez.2 Terrier di taglia piccola
Sez.3 Terrier di tipo Bull
Sez.4 Terrier da Compagnia
4° Gruppo: Bassotti
5° Gruppo: Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo
Sez.1 Cani nordici da slitta
Sez.2 Cani nordici da caccia
Sez.3 Cani nordici da guardia e da pastore
Sez.4 Spitz europei
Sez.5 Spitz asiatici ed affini
Sez.6 Tipo primitivo
Sez.7 Tipo primitivo da caccia
Sez.8 Tipo Primitivo da caccia con cresta sul dorso
6° Gruppo: Segugi e cani per pista di sangue
Sez.1 Segugi
Sez.2 Cani per pista di sangue
Sez.3 Razze affini
7° Gruppo: Cani da ferma
Sez.1 Cani da ferma continentali
Sez.2 Cani da ferma britannici e irlandesi
8° Gruppo: Cani da riporto, da cerca e da acqua
Sez.1 Cani da riporto
Sez.2 Cani da cerca
Sez.3 Cani da acqua
9° Gruppo: Cani da compagnia
Sez.1 Bichon ed affini
Sez.2 Barboni
Sez.3Cani belgi di piccola taglia
Sez.4 Cani nudi
Sez.5 Cani del Tibet
Sez.6 Chihuahua
Sez.7 Spaniels inglesi da compagnia
Sez.8 Spaniels giapponesi e pechinesi
Sez.9 Spaniel nani continentali
Sez.10 Kromfohrländer
Sez.11 Molossoidi di piccola taglia
10° Gruppo: Levrieri
Sez.1 Levrieri a pelo lungo o frangiato
Sez.2 Levrieri a pelo duro
Sez.3 Levrieri a pelo corto
Per concludere, di razze ce ne sono tante, l’uomo si è specializzato nel selezionare le varie linee di sangue e spesso si è arrivati all’estremo per alcune caratteristiche che ad oggi hanno completamente sfigurato ciò che era dei tratti originari. La questione è: il cane è un oggetto o un compagno di vita?Le caratteristiche della razza servono per darci un’indicazione di ciò che è il potenziale del nostro amico a 4 zampe o per qualcos’altro?
Ricordiamoci sempre che c’è la vita in gioco: ogni cane che scegliamo di prendere con noi, a prescindere che sia di razza pura o meticcio, è un essere vivente.
Rispettiamo la vita e iniziamo l’avventura con lo spirito di un bambino che si diverte a esplorare il mondo insieme al suo nuovo amico con la coda.
Dottoressa Marzia Massocco