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Referendum Costituzionale, l’affluenza alle 19 in provincia di Imperia è stata del 53,57%

4 dicembre 2016 | 19:09
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Referendum Costituzionale, l’affluenza alle 19 in provincia di Imperia è stata del 53,57%

La psicosi delle matite cancellabili è arrivata anche in Riviera

Imperia. La psicosi delle matite cancellabili è arrivata anche in Riviera. “Speriamo che il risparmio di soldi pubblici non inizi oggi dalle matite”, era il commento di alcuni elettori all’ingresso ai seggi di Imperia. Tuttavia l’elettorato ha risposto positivamente al referendum costituzionale. Alle 19 l’affluenza nelle varie sezioni è stata del 57,53%.

Nel dettaglio: a Bordighera ha votato il 57,78 degli elettori, a Vallecrosia il 54,83, a Camporosso il 52,76. Ancora non pervenuti i dati dei Comuni di Imperia e Ventimiglia. Il dato più alto di affluenza alle urne si registra ad Airole: 65,14. Il più basso a Borghetto d’Arroscia: 43,68.

Tornando al discorso delle matite copiative il Viminale ha chiarito che “le matite cosiddette sono indelebili e destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale”. Inoltre le “prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti”. La matita copiativa, insomma, può essere cancellata da un foglio bianco, ma non dalla scheda elettorale che se messa alla prova rischia di essere “bucata” e quindi di invalidare il voto e l’elettore è passibile di denuncia da parte del presidente del seggio. Inoltre il Viminale ha invitato ad “evitare inutili allarmismi” e ricordano che “chiunque può assistere allo scrutinio subito dopo la chiusura dei seggi”.

Per gli amanti delle statistiche, negli ultimi due più recenti referendum, l’affluenza è stata molto diversa. Nell’aprile di quest’anno, il “referendum sulle trivelle” non raggiunse il quorum. Alla consultazione parteciparono solo il 31,19 degli aventi diritto a livello nazionale. Nel referendum del 12 e 13 giugno 2011, invece, tutti i 4 quesiti (si votava sui servizi pubblici locali, l’acqua pubblica, il nucleare e sul legittimo impedimento) avevano superato abbondantemente il quorum, attestandosi tutti intorno al 54,8%. Nel 2006, quando i cittadini erano stati chiamati ad esprimersi sulle modifiche alla parte seconda della Costituzione, l’affluenza arrivò al 52,46%.

Nel referendum del 4 dicembre non è previsto un quorum di validità. A differenza del referendum abrogativo, infatti, il referendum costituzionale confermativo non richiede la partecipazione della maggioranza degli aventi diritto al voto. L’esito referendario è comunque valido a prescindere dalla partecipazione. Tuttavia, il dato sarà utile per capire quanto la realtà si sia discostata dai numeri forniti nei giorni scorsi dagli istituti demoscopici.