Taglio del nastro

Raddoppio Fs: inaugurata la nuova linea a ponente, tanti i nodi ancora da sciogliere fotogallery

I risparmi di tempo vanno dai 12 minuti degli Intercity ai 12-18 dei regionali

Imperia. Va in pensione un tratto della linea fortemente voluta da Cavour. Da oggi, nel tratto compreso tra Andora e San Lorenzo al Mare, si viaggia su un doppio binario. Un percorso di 19 chilometri, di cui 16 in galleria. Oggi il taglio del nastro con le autorità, ma da domani si lavorerà per concludere le opere complementari e anche per risolvere i problemi relativi ai collegamenti tra il centro e la periferia: a Imperia come Diano Marina. All’inaugurazione erano presenti il sindaco Carlo Capacci e buona parte della giunta, il presidente della Provincia Fabio Natta che ha voluto ringraziare Claudio Scajola e Claudio Burlando che hanno creduto in quest’opera, quindi il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori col suo vice Cristiano Za Garibaldi, i vertici di Italferr, Rfi e Trenitalia e il viceministro Riccardo Nencini.

Il presidente della Liguria Giovanni Toti ha sottolineato: “Quella di oggi è una giornata che aspettavamo da tanto tempo – conferma Toti – Questa è un’opera pubblica di grande importanza, un pezzo di quella strada per potenziare la logistica della nostra regione che stiamo perseguendo con grande pervicacia da quando siamo entrati in carica. Questa è un’opera progettata in tempi precedenti ma che arriva oggi a compimento. Dovremo trovare il modo di farla proseguire verso Genova nonostante le difficoltà che conosciamo bene e i soldi che sono pochi”. Al taglio del nastro c’erano anche gli assessori regionali Marco Scajola e Gianni Berrino, quindi il consigliere regionale Angelo Vaccarezza e il senatore Maurizio Rossi. A fare gli onori di casa la presidente di Rete Ferroviaria Italiana Claudia Cattani, l’ad di RFI, Maurizio Gentile, l’ad di Trenitalia, Barbara Morgante, e l’ad di Italferr, Carlo Carganico.

E’ una nota positiva c’è: con l’attivazione dell’Andora-San Lorenzo dovrebbe migliorare la programmazione dell’offerta ferroviaria che, sulla tratta Ventimiglia – Savona, verrà incrementata con un treno ogni ora nelle fasce orarie a maggior mobilità. A conti fatti viaggeranno undici treni in più, il conto totale fa esattamente tre treni ogni due ore). Ma sarà anche garantita più velocità e più offerta con 29 collegamenti (ovvero 23 regionali e regionali veloci, 2 Eurocity e 4 Intercity ndr). I risparmi di tempo vanno dai 12 minuti degli Intercity ai 12-18 dei regionali. La velocità media della linea sale fino ad arrivare ai 140/160 km/h contro i 95 massimi di oggi. C’è però una nota dolente: a Diano Marina non fermeranno tutti gli Intercity (fermano invece i Thello). E sulla nuova linea iniziano a circolare i primio treni: in partenza regionale 11347 Ventimiglia-Genova Brignole delle 11.57 da Ventimiglia; primo treno in arrivo IC 1539 Milano-Ventimiglia ore 13.10. A Imperia arriva prima il regionale 12.28.  

Il nuovo tracciato ferroviario, realizzato in variante a monte rispetto alla linea esistente, si sviluppa per circa 19 km, di cui circa 16 km in galleria. Tre le nuove stazioni realizzate: Imperia, che sostituisce le due attuali stazioni cittadine di Oneglia e Porto Maurizio, Diano e Andora, quest’ultima punto di connessione con la linea già in esercizio in direzione Genova. L’investimento economico complessivo è di oltre 580 milioni di euro.

Il raddoppio a monte tra Andora e San Lorenzo, e non più sulla costa, è risultato il più idoneo sia per le caratteristiche orografiche, perché non esposto a erosione marina e a rischi idrogeologici, sia per garantire ai pendolari la riduzione dei tempi di viaggio e un servizio ferroviario affidabili e con standard elevati di sicurezza, regolarità e puntualità. La nuova linea, inoltre, non ha passaggi a livello. Con l’attivazione del raddoppio fra Andora e San Lorenzo, la linea Genova – Savona – Ventimiglia ha tratte a doppio binario per oltre 120 km su 147.

Le tre nuove stazioni sono attrezzate con: marciapiedi alti 55 cm, secondo lo standard metropolitano, per poter entrare e uscire con maggiore facilità anche per le persone a ridotta mobilità e con disabilità; percorsi tattili con il contrasto visivo per gli ipovedenti; monitor arrivi/partenze e teleindicatori sulle banchine e nei sottopassi; aree di interscambio con il trasporto pubblico locale, taxi e auto private.

Come non ricordare poi la data del 17 gennaio 2014 quando si sfiorò la tragedia: una frana travolse il treno Intercity Milano-Ventimiglia a Capo Rollo, tra Andora e Cervo. La circolazione rimase  a lungo interrotta. L’allora ministro Lupi si accorse finalmente della necessità di fare qualcosa su questi 19 chilometri a binario unico che hanno continuato a collegare la Riviera di Ponente a Genova. Ma qualcosa si era mosso: il ministro Delrio aveva rassicurato sul fatto che l’opera era ritenuta strategica anche se non era stata inserita nelle grandi opere italiane considerate prioritarie.

Ben venga la Andora-San Lorenzo, sperando ora che l’altro progetto, quello dell’Andora-Finale Ligure, non resti in qualche cassetto. Per ora un miraggio, più che un obiettivo concreto a breve termine. E intanto delle vecchie stazioni di Porto Maurizio, Oneglia e Andora il Comitato Utenti Trenitalia del ponente ha già fatto sapere che si batterà affinché non finiscano in stato di degrado e abbandono. Quanto alla nuova stazione, ormai è noto, che devono ancora essere completate tutte le opere complementari, quindi il ponte carrabile sotto il viadotto, la passerella pedonale a lato, i due parcheggi pubblici presso le due sedi della stazione compresi impianti di illuminazione e passaggi pedonali.

Resta da realizzare anche il parco urbano e da ultimare percorso pedonale, collegamenti e rotonda. All’apertura sono utilizzabili il parcheggio in sponda destra e l’asse principale sotto la ferrovia, dopo il 12 dicembre i lavori proseguiranno per la finitura completa di tutte le opere, che avverrà non prima di sei mesi. E con la riapertura della linea tornano anche a circolare treni importanti come il Mosca-Nizza che per 41 giorni è stato costretto ad interrompere il viaggio alla stazione di Genova per buona pace di molti turisti.

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