Post alluvione, il sindaco di Mendatica Piero Pelassa: “Soldi pochi, ma per ora importanti per rialzarci”
La frana che ha messo in ginocchio il paese si è “addormentata”, ma ci vogliono tanti soldi per mettere tutto in sicurezza
Mendatica. “I danni? Non sono un tecnico, ma sono ingenti. Tutto il territorio è stato stravolto dalle frane”. Piero Pelassa, sindaco di Mendatica ha un problema da risolvere e non è di poco conto: Monesi di Mendatica è ancora zona rossa e comunque ci sono tante case lesionate. “I soldi che arriveranno dal governo? Pochi, ma buoni e comunque non bastano”, dice apertamente il primo cittadino.
Monesi chiede e vuole sapere che cosa succederà dopo quel 24 novembre finito nella storia di un paese che fino ad oggi era più noto per le sue piste da sci, per le sue vallate da sogno e per un parco, quello delle Alpi Liguri frequentato da bikers ed escursionisti. “Ora è stato dichiarato lo stato di emergenza ed era un passaggio importante – dice il sindaco Pelassa – E’ sicuramente un buon inizio. Per mettere in sicurezza il territorio ci vorranno sicuramente più soldi che Comuni piccoli come il nostro con un territorio così vasto da controllare non hanno a disposizione. La Regione ha garantito il suo impegno. Speriamo davvero che ci possa aiutare ora che siamo finiti in ginocchio. Certamente ci
vuole un lungo periodo di studio, per capire la evoluzione di questa frana e cosa si nasconde nel sottosuolo. Abbiamo anche affidato l’esecuzione di alcuni sondaggi e serve molta pazienza,
per vedere come comportarsi e che interventi portare a termine”.
Le perizie e i sopralluoghi sono continui. “La frana finalmente si è “addormentata” ed è una buona notizia, ma tutto il paese – dice il sindaco Pelassa – resta ancora inagibile. L’ordinanza è in vigore e non è mai stata revocata”. Nel frattempo, come anticipato ieri sera da Riviera24.it, è stata riaperta la strada che da Upega sale a Piaggia. La conferma è arrivata dal sindaco di Briga Alta Ivo Alberti che tra l’altro è dipendente della polizia provinciale di Imperia.