Ospedaletti, Riccardo Volanti: l’insospettabile avvocato di Savona che progettava attentati con Ingrasciotta e Bencivenni

20 dicembre 2016 | 12:18
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Ospedaletti, Riccardo Volanti: l’insospettabile avvocato di Savona che progettava attentati con Ingrasciotta e Bencivenni
Ospedaletti, Riccardo Volanti: l’insospettabile avvocato di Savona che progettava attentati con Ingrasciotta e Bencivenni
Ospedaletti, Riccardo Volanti: l’insospettabile avvocato di Savona che progettava attentati con Ingrasciotta e Bencivenni
Ospedaletti, Riccardo Volanti: l’insospettabile avvocato di Savona che progettava attentati con Ingrasciotta e Bencivenni
Ospedaletti, Riccardo Volanti: l’insospettabile avvocato di Savona che progettava attentati con Ingrasciotta e Bencivenni

Oltre al lancio di molotov all’interno dell’abitazione, Giovanni Ingrasciotta aveva trasportato e scaricato un grosso quantitativo di amianto nel terreno della villetta con lo scopo di inquinarlo e spaventare ulteriormente l’inquilina

Ospedaletti. Una vera e propria mente criminale, quella dell’avvocato 49enne Riccardo Volanti: l’uomo cardine dell’indagine Molotov che ha visto impegnati per mesi i carabinieri della compagnia di Bordighera, al comando del capitano Ignazio Lorito.

“Un uomo dall’alta pericolosità sociale”, come lo ha definito il procuratore Maria Grazia Pradella. Un insospettabile professionista che, una volta messo gli occhi su un obiettivo non si fermava davanti a nulla, nemmeno di fronte ad un’anziana signora terrorizzata di perdere la propria abitazione oltre che la propria vita.
Insieme al suo braccio destro, il già noto alle cronache Giovanni Ingrasciotta (56 anni), e ad un terzo complice anch’egli pregiudicato, Tiziano Bencivenni (51 anni), l’avvocato aveva dato vita ad una vera e propria organizzazione criminale di cui era al vertice.

Per vendere la villetta di via Turati, pare ad una coppia di russi, Volanti aveva messo in atto un primo attentato incendiario lo scorso 31 marzo al quale ne sono seguiti altri due, il 26 aprile e il primo maggio, alle 10,30 del mattino: in uno dei casi era stato Bencivenni ad appiccare il fuoco. Indagini sono in corso per risalire ad altri possibili implicati nella vicenda.

Oltre al lancio di una molotov all’interno dell’abitazione, Giovanni Ingrasciotta aveva trasportato e scaricato un grosso quantitativo di amianto nel terreno della villetta con lo scopo di inquinarlo e spaventare ulteriormente l’inquilina.
Dopo due aste andate deserte, il valore della villetta si era abbassato ed era stimato intorno agli 870mila euro. Ma quella proprietà di due piani, con un vasto terreno intorno e affacciata sul mare aveva un potenziale non indifferente. L’operazione di mediazione e vendita avrebbe fruttato a l’avvocato Riccardo Volanti circa 70mila euro.

Oltre agli attentanti incendiari ai danni dell’anziana inquilina dell’immobile, l’avvocato Volanti avrebbe progettato un attentato ai danni del braccio destro del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il responsabile dell’ufficio della Presidenza Iacopo Avegno. Attentato sventato proprio grazie alle indagini dei carabinieri: il dirigente, per uccidere il quale era stato anche assoldato un sicario, è tutt’ora sotto scorta.

Sia Riccardo Volanti che Tiziano Bencivenni sono ora in carcere, il primo a Imperia, il secondo a Sanremo. Ai domiciliari, invece, è finito Giovanni Ingrasciotta. Precedentemente incarcerato per il reato di estorsione nei confronti dei Bistolfi, dentisti di Ventimiglia, Ingrasciotta ha ammesso fatti che non gli erano stati imputati, come il trasporto dell’amianto.
I tre sono accusati dei reati di estorsione aggravata, fabbricazione, detenzione e porto d’armi da guerra (molotov) ed incendio. 

Ingrasciotta e Volanti interrogati dal gip del tribunale di Imperia si sono avvalsi della facolta di non rispondere.