Magistrato insegue automobilista “pirata” sull’A10, sarà testimone in un processo

22 dicembre 2016 | 07:27
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Magistrato insegue automobilista “pirata” sull’A10, sarà testimone in un processo

“Ho fatto solo il mio dovere, chiunque, credo e spero, avrebbe fatto la stessa cosa”, ha raccontato Alberto Landolfi

Sanremo. Dal banco della pubblica accusa a quello di testimone in un processo per omissione e fuga dopo l’incidente. La curiosa vicenda riguarda il magistrato savonese Alberto Landolfi ora in servizio a Genova che nell’agosto del 2015 si era trasformato in poliziotto facendo arrestare un automobilista francese di 39 anni che, dopo un incidente sull’Autofiori, si era dato alla fuga. Il processo si terrà nei primi mesi del prossimo anno davanti al giudice di pace di Sanremo.

L’automobilista transalpino, con precedenti penali, era poi stato arrestato per omissione di soccorso e fuga dopo incidente dalla polstrada e dagli agenti del commissariato di polizia di Ventimiglia. Il sostituto procuratore Alberto Landolfi si era lanciato all’inseguimento della Golf del francese che poi era riuscito a fermare in una piazzola di sosta dell’A10, tra Bordighera e Ventimiglia.

Mentre il magistrato gli stava spiegando che cosa era accaduto l’automobilista era ripartito a tutta velocità. Landolfi, in contatto al telefono con il comandante Gianfranco Crocco e la centrale operativa della polstrada lo aveva nuovamente inseguito e la corsa del pirata della strada si era arrestata alla barriera di Ventimiglia dove nel frattempo si erano recate anche le pattuglie del locale commissariato.

“Ho fatto solo il mio dovere, chiunque, credo e spero, avrebbe fatto la stessa cosa. Gli occupanti dell’auto ribaltata erano spaventati e io stesso l’ho schivata per un soffio”, racconta a distanza di un anno e mezzo il magistrato. Si era anche scoperto che a bordo dell’auto il francese aveva nascosto un manganello telescopico a portata di mano e che aveva precedenti per droga. A citare il magistrato savonese nel processo contro il francese è stato il legale della parte offesa ovvero la coppia di ragazzi che viaggiava a bordo dell’auto che si era ribaltata dopo il tamponamento.