La “Combattente” Fiorella Mannoia torna a Sanremo, concerto da scolpire nella memoria

18 dicembre 2016 | 08:37
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La “Combattente” Fiorella Mannoia torna a Sanremo, concerto da scolpire nella memoria

Tutto esaurito al concerto di ieri sera all’Ariston, un regalo di Natale che resterà nei ricordi di molti fan

Sanremo. Con la sua consueta forza interpretativa, Fiorella Mannoia è tornata a Sanremo, da protagonista. Ha regalato al pubblico emozioni accompagnandoli sulle note del suo ultimo album “Combattente”, i suoi grandi successi, le canzoni che hanno costellato il suo repertorio dal vivo e nuove reinterpretazioni di brani di altri grandi artisti.

Una scaletta come sempre ricca di momenti intensi ed emozionanti. Sul palco è stata accompagnata dalla sua band con Davide Aru alla chitarra, Luca Visigalli al basso, Bruno Zucchetti al pianoforte e alle tastiere, Diego Corradin alla batteria e Carlo Di Francesco, Direttore Artistico del tour, alle percussioni. All’Ariston ha cantato l’orgoglio e il giudizio femminile, a riprova che le donne erediteranno la terra, perché sanno guardare l’orizzonte, possiedono la forza morale fatta di sacrifici e resistenza.

“Combattente il Tour” arriva dopo l’uscita del nuovo album “Combattente” che si compone di 11 brani inediti: “Combattente”, “Nessuna conseguenza” (il nuovo singolo), “Siamo ancora qui”, “I pensieri di Zo”, “Anima di neve”, “I miei passi”, “L’abitudine che ho”, “Ogni domenica con te”, “Perfetti sconosciuti”, “L’ultimo babbo natale”, “La terra da lontano”.

>Un concerto che finisce con la Mannoia che canta tra il pubblico, in un bagno di folla. Un tripudio per lei e la band coi fiocchi, ma anche per le scenografie video. Un bel regalo di Natale per chi ieri sera era all’Ariston ad ascoltare la voce della “rossa” che con le sue parole arriva sempre dritta al cuore della gente, anche sul suo profilo Facebook scrive frasi che lasciano il segno. Come le sue canzoni che sono sempre spunto di riflessione, mai banali, mai scritte per scrivere qualcosa. Sono parole che fanno bene all’anima e alle anime perse in un modo che fa fatica a girare.