Imperia: Il caso di Martina Rossi a “Chi l’ha visto?”, due ragazzi verso il processo
Ascoltate alcune intercettazioni dei due amici che si trovavano nella camera d’hotel la notte della disgrazia
Imperia. Il caso di Martina Rossi, la studentessa morta il il 3 agosto 2011 in circostanze drammatiche in un albergo di Palma di Maiorca, è stato raccontato ieri sera nel corso della trasmissione “Chi l’ha visto?”. Sono spuntate nuove intercettazioni ambientali che avrebbero incastrato due amici della vittima ora indagati dalla Procura di Arezzo.
Il padre della ragazza, Bruno Rossi, ogni giorno va nel cimitero di Castelvecchio ad Imperia per una visita alla figlia unica avuta dal matrimonio con Franca Murialdo. Cambiano i fiori e puliscono la tomba dell’amata studentessa ventenne. Il pensiero della coppia va sempre a quelle vacanza sognata tutto l’anno da Marina che voleva andare alle Baleari. E’ morta precipitando dal balcone della stanza 609 dell’ex hotel Sant’Ana di Carrer Gavina, un albergo alla periferia ovest di Palma. “Non poteva essere stato un incidente, mia figlia è morta cercando di fuggire ad una violenza”, ripetono ancora oggi i genitori della giovane.
Lo scenario di Martina che scappa dalla camera per sottrarsi al tentativo di violenza sessuale si affaccerà solo in seguito, anche nell’indagine della magistratura prima genovese e poi aretina. Ora si andrà a processo e a finire sul banco degli imputati vi sono Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, indagati proprio per la morte della ragazza. I genitori di Martina, Bruno Rossi e Franca Murialdo si costituiranno parte civile.
L’inchiesta era nata a Genova, ma il pubblico ministero aveva trasmesso gli atti ad Arezzo per Albertoni e Vanneschi, mentre il procedimento riguardante altri due amicii è rimasto nel capoluogo ligure perché, secondo l’accusa, i due avrebbero reso dichiarazioni false al pm genovese tacendo del tutto o in parte ciò che sapevano in relazione agli eventi che hanno portato alla morte della giovane.