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Il viaggio di Marco Scajola nei paesi finiti in ginocchio nell’alluvione: “Questa gente non verrà dimenticata”

3 dicembre 2016 | 17:58
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Il viaggio di Marco Scajola nei paesi finiti in ginocchio nell’alluvione: “Questa gente non verrà dimenticata”
Il viaggio di Marco Scajola nei paesi finiti in ginocchio nell’alluvione: “Questa gente non verrà dimenticata”
Il viaggio di Marco Scajola nei paesi finiti in ginocchio nell’alluvione: “Questa gente non verrà dimenticata”

Incontro con i sindaci del territorio colpiti dall’emergenza maltempo della settimana scorsa

Imperia. Prima Rezzo, poi Pieve di Teco, quindi Pornassio, Mendatica, Monesi e Armo. L’assessore regionale Marco Scajola ha compiuto un viaggio nei paesi stravolti dai nubifragi della settimana scorsa rimanendo colpito per i danni causati dalle piogge, ma al tempo stesso dal grande cuore della gente che si è subito rimboccata le maniche per rialzarsi in piedi dopo essere finita in ginocchio.

“La Regione aveva già inviato i suoi tecnici per i primi sopralluoghi. Oggi invece – ha sottolineato Scajola – ho voluto incontrare personalmente i sindaci di questi paesi che hanno subito danni ingenti dopo le forti piogge. Ho portato agli amministratori comunali e alla gente del territorio i saluti del presidente della Regione Liguria e del resto della giunta di piazza De Ferrari”.

Nel corso del sopralluogo Marco Scajola in Valle Arroscia e nel Parco delle Alpi Liguri ha potuto verificare di persona le criticità di Rezzo e di Monesi di Mendatica. “La situazione di questi paesi, così come quelli che ho visitato oggi, è indubbiamente difficile. Oggi ho manifestato ai sindaci tutta la mia solidarietà anche perché ci eravamo già sentiti telefonicamente nei giorni dell’emergenza. Ora mi sembrava giusto incontrarli per manifestare la mia vicinanza e disponibilità ad aiutarli”.

“La speranza – ha aggiunto l’assessore – è quella che possano arrivare al più presto i soldi dal Governo per questo stato di emergenza che ha colpito duramente molti comuni dell’entroterra. Purtroppo, la nostra preoccupazione, è dovuta al fatto che Palazzo Chigi non prenderà alcun provvedimento fino ad almeno la metà del mese di dicembre. Ma conosciamo bene la grinta e la tenacia della gente dell’entroterra che si è subito messa in moto ed ha cominciato a lavorare per rimettere in piedi paesi, frazioni e borgate di una provincia dalle potenzialità”.