Il viaggio di Marco Scajola nei paesi della Valle Argentina ancora in emergenza

8 dicembre 2016 | 15:47
Share0
Il viaggio di Marco Scajola nei paesi della Valle Argentina ancora in emergenza
Il viaggio di Marco Scajola nei paesi della Valle Argentina ancora in emergenza
Il viaggio di Marco Scajola nei paesi della Valle Argentina ancora in emergenza
Il viaggio di Marco Scajola nei paesi della Valle Argentina ancora in emergenza
Il viaggio di Marco Scajola nei paesi della Valle Argentina ancora in emergenza

La Regione Liguria si è messa in moto per destinare parte delle accise ai territori dell’imperiese e del savonese

Triora. Un viaggio nei territori della Valle Argentina alluvionati lo scorso 24 novembre. L’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola ha compiuto una visita nei paesi che hanno subito i danni più pesanti nella tempesta di pioggia di due settimane fa

Accompagnato dal sindaco di Molini di Triora Marcello Moraldo, Scajola ha così completato l’iter di visite iniziato nei giorni scorsi a cominciare dalla Valle Arroscia, il territorio più colpito dalle intense piogge.

“Seppur ne ero già a conoscenza, ho voluto verificare con i miei occhi la situazione – ha sottolineato l’assessore. Con la Giunta Toti e in particolare con l’assessore alla protezione civile e all’ambiente Giacomo Giampedrone, stiamo valutando tutte le soluzioni possibili per intervenire tempestivamente e in maniera decisiva. A riguardo, la Regione Liguria si è già messa in moto per destinare parte delle accise ai territori dell’imperiese e anche del savonese. Al momento puntiamo di raggiungere i 3 milioni di euro, pur consapevoli che tale cifra non sarà mai sufficiente per dare un aiuto concreto. Sono circa un milione e sette mila euro necessari alla Valle Argentina e diversi milioni alla Valle Arroscia”.

E ha proseguito: “Siamo del resto vincolati al Governo, e quindi alla sua concessione di Stato di emergenza, il ché permetterà di avere più fondi e avviare un iter giuridico e amministrativo rapido ed efficiente. Sinceramente pensavamo che tale concessione arrivasse prima del 4 dicembre e quindi del Referendum costituzionale, anche perché, non bisogna dimenticare, che lo Stato di emergenza è atteso dalla Liguria ma pure dal Piemonte e dalla Sicilia. Nonostante questo e nonostante la crisi politica italiana attuale, confidiamo che la concessione arrivi presto”.