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Il cadavere ripescato in porto a Oneglia, forse scivolato nel buio dalla banchina

4 dicembre 2016 | 10:12
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Il cadavere ripescato in porto a Oneglia, forse scivolato nel buio dalla banchina
Il cadavere ripescato in porto a Oneglia, forse scivolato nel buio dalla banchina
Il cadavere ripescato in porto a Oneglia, forse scivolato nel buio dalla banchina

Ancora da accertare le cause della morte dell’uomo che è stato avvistato da un pescatore di Pinerolo

Imperia. “Ipotesi ancora tutte al vaglio”, taglia corto il pubblico ministero Stefania Brusa arrivata accompagnata dal comandante della capitaneria di porto Luciano Pischedda. E’ ancora mistero fitto sul cadavere ripescato questa mattina all’alba nello specchio acqueo all’interno del porto di Oneglia.

Ad occuparsi della vicenda sono i carabinieri del comando compagnia del capoluogo provinciale insieme ai colleghi della stazione. Il magistrato è arrivato in banchina poco prima delle 10 dopo che il medico legale aveva già compiuto un’ispezione cadaverica. L’uomo, che era senza documenti, potrebbe essere scivolato e caduto in acqua e quindi essere morto annegato. Ma non è esclusa neppure l’ipotesi di un suicidio. Prima di ripescarlo il cadavere è stato spinto a cento metri dalla banchina tra due maxi yacht attraccati lungo la Calata Cuneo all’altezza del cantiere aperto dall’impresa alla quale Rivieracqua ha affidato i lavori per il collegamento della condotta fognaria tra Diano Marina e il depuratore al Parco Urbano.

Era stato un pescatore dilettante, Giuseppe Bolle di Pinerolo, ad aver avvistato il cadavere che galleggiava tra gli yacht: “Stavo pescando con la canna quando all’improvviso ho notato la sagoma di una persona a pelo d’acqua. Ho subito avvertito il 112”. Infatti poco dopo è arrivata una pattuglia dei carabinieri.